SERGIO BLASI (PD) PUNTA SU UN NUOVO CANDIDATO

 

 In una lettera a iscritti e militanti, simpatizzanti del PD il segretario pugliese chiede al presidente uscente di trovare insieme un nuovo candidato alla Regione. Blasi: “Prioritario impedire il ritorno del centrodestra.”

Con una lunga lettera indirizzata a “iscritti, militanti, simpatizzanti, elettori e giovani” il segretario regionale del Partito Democratico, Sergio Blasi, rientrato a Bari da un viaggio istituzionale in qualità di sindaco di Melpignano, si è finalmente deciso ad afferrare per le corna la questione della candidatura alla presidenza della Regione Puglia. “Mi rivolgo a voi – dice – senza mediazioni perché sento e raccolgo una inquietudine profonda che ci attraversa tutti e credo sia giunto il momento di parlarci in modo chiaro e leale come sappiamo mettendoci la faccia in un tempo in cui la politica spesso si rifugia in alchimie astruse”. Quindi comincia con il tracciare il bilancio, positivo, di questi cinque anni appena trascorsi al governo della Puglia. “Tante – dice – le scommesse vinte”. Dalla protezione civile alle energie rinnovabili come nuovo modello di sviluppo, dall’ambiente di Taranto al diritto alla salute, alla vita e al lavoro. Dalla scommessa investendo sul talento giovanile dei “bollenti spiriti” al contratto etico. Dal disagio sociale all’urbanistica, ai trasporti, dal turismo all’arte e alla cultura. Oggi, insomma, c’è una Puglia differente di quella trovata. Anche nella sanità con l’eliminazione dei ticket, l’ammodernamento tecnologico per la diagnostica capaci di non far sentire più i pugliesi cittadini di serie B. Ma c’è un ma.
“Ecco – dice – il punto politico che ci interpella oggi è come proseguire sulla strada del cambiamento”. Il pericolo, afferma Blasi, è che le prossime regionali di marzo 2010 vengano trasformate da Berlusconi in vere e proprie politiche con una deriva plebiscitaria. Il centrosinistra che fece vincere Vendola nel 2005 per potersi riconfermare alla guida della Regione ha bisogno di fondare una nuova alleanza più larga e in grado di contrastare il disegno nordista del governo nazionale ponendo le basi, dalla prossima primavera, in Puglia come in Italia di un progetto di alternativa al berlusconismo reazionario e antimeridionale. E’ stato lo stesso presidente Vendola nel mettere in campo la sua ricandidatura a riconoscere tutto ciò”.
E Blasi aggiunge: “Senza un’alleanza più larga che vada oltre il centrosinistra si rischia seriamente di riconsegnare alla destra di Fitto, Mantovano e Tatarella la Regione interrompendo quella straordinaria stagione che ha saputo guardare a se finalmente con occhi di fiducia e costruire quello straordinario processo di liberazione civile e morale chiamato primavera pugliese”. In questo momento, pertanto, tocca al Pd la responsabilità più importante: “Continuare sul terreno del cambiamento”. Blasi sa che non è facile ma è “prioritario impedire il ritorno di coloro che tanti danni hanno recato alla nostra regione, o peggio di coloro che vorrebbero conquistarla a un disegno politico nordista. L’Udc e l’Idv, decisivi partner di questa rinnovata stagione di cambiamento, in Puglia come altrove ci chiedono discontinuità ponendo al presidente Vendola la richiesta di un passo indietro per la guida di questa nuova stagione. E’ chiaro a tutti, per primo al presidente Vendola – prosegue Blasi – che senza una nuova alleanza che contempli pure l’Udc il rischio di interrompere qui questo processo è assai concreto. Ecco perché chiedo all’amico Nichi Vendola di farsi carico di questa responsabilità e di individuare insieme a me e al Pd una personalità che raccolga la sua storia e la stagione di cui insieme al Pd è stato protagonista. A volte fare un passo indietro può solo apparentemente raccontare un indietreggiamento, a volte quell’apparente indietreggiare è come tendere l’elastico per rilanciare più avanti e con più forza il progetto della Puglia migliore”.