Se con la pandemia crescono i no vax

“Nel nostro tempo, il trionfale arrivo della cavalleria, cioè dei vaccini anti-coronavirus – con tutto il necessario ‘chiasso’ mediatico – non ha messo in ombra scetticismo, dubbi, sospetti, diffidenza dall’uno all’altra parte dell’Atlantico, come sarebbe stato lecito aspettarsi. Stando a un sondaggio, condotto in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna (oltre che negli Stati Uniti) da Kantar Health, spiega Eugenia Tognotti, solo una minoranza della popolazione si dice fermamente intenzionata a sottoporsi alla vaccinazione contro Covid-19”.
Con una percentuale del 38% l’Italia, pur non essendo a livello della Francia, che registra il più basso livello di convinta adesione da parte dei cittadini un risicato 21% – è al di sotto della Gran Bretagna (43%), ma leggermente al di sopra della Germania (35%). Di fatto, insomma, meno della metà è convinto di vaccinarsi quando il vaccino sarà disponibile. “L’area del rifiuto (sicuro e probabile) riguarda il 16%, un quinto circa dei cittadini: non arriva al livello della Francia (33%), ma è sufficiente a sollevare preoccupazioni per gli ostacoli che potrebbero insidiare gli sforzi per costruire l’immunità di gregge al coronavirus attraverso la vaccinazione”.