SANITA’:L’UMBRIA MIGLIORE REGIONE ITALIANA PER QUALITA’ DEI SERVIZI SANITARI

 

PERUGIA – Migliore regione italiana per qualità dei servizi sanitari e per minore spesa pro-capite. E’ il traguardo raggiunto dall’Umbria, secondo i dati dell’indagine sull’efficienza dei servizi sanitari regionali, realizzata dal Centro di ricerche Cerm (Competitività, regolazione, mercati).

Cento punti, il massimo secondo la metodologia adottata dal Cerm, sono stati assegnati alla regione per la qualità dell’offerta sanitaria pubblica, seguita dal Friuli Venezia Giulia con 91 punti, dalla Toscana e dalle Marche.  Per quanto riguarda la spesa pro-capite, tutte le regioni italiane spendono in media il 10 per cento in più dell’Umbria, con la Campania che arriva a + 32%, la Sicilia a +24,7%, la Puglia a + 23%, il Lazio a + 17% e la Liguria +14%. Tendenza confermata da un rapporto elaborato dal ministero del Welfare secondo cui, nel 2008 l’Umbria è compresa nel ristretto gruppo di cinque regioni con i conti sanitari in ordine, anzi con un attivo di circa 20 milioni di euro, insieme a Lombardia, Friuli, Toscana, Marche e Provincia di Bolzano. 
“I dati del rapporto Cerm rappresentano l’ultima conferma, in ordine di tempo, della giustezza delle scelte operate dalla Regione per garantire a tutti i cittadini un alto livello di prestazioni, servizi e assistenza – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Maurizio Rosi –  Un comportamento virtuoso in un contesto economico di oggettiva difficoltà”.
“La classifica del Cerm – prosegue Rosi – ribadisce quanto già evidenziato da altrettanto autorevoli istituti come il Ceis,  (Centre for economic and international studies, ndr) dell’Università di Tor Vergata a cui è affidata annualmente la stesura del Rapporto Sanità, quale supporto scientifico alle scelte di politica sanitaria effettuate dalle istituzioni. Nell’edizione 2008 si rileva che l’Umbria, posizionata abbondantemente sopra i valori medi nazionali relativi a indicatori di attività, qualità e appropriatezza, ha una spesa sanitaria pro-capite per residente più bassa tra tutte le regioni e una spesa privata tra le più contenute”.
A completare il quadro della situazione sanitaria nella regione, un ulteriore tassello positivo è posto dallo studio sulla valutazione delle performance dei sistemi regionali, realizzato di recente dal laboratorio management e sanità della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa per il ministero del Welfare. Nello studio, che confronta le performance dei servizi sanitari delle regioni italiane rispetto a 29 indicatori, l’Umbria si colloca al terzo posto (insieme a Marche, Piemonte e Liguria) con 24 indicatori positivi (tra ottimo, buono e medio) sul totale di quelli riguardanti l’assistenza ospedaliera e  distrettuale e la prevenzione. Buoni anche i risultati nella capacità di controllo della spesa farmaceutica. Inoltre, anche rispetto al grado di soddisfazione dei cittadini sui servizi sanitari territoriali, l’indagine della Scuola Superiore di Sant’Anna ha messo in evidenza come i cittadini umbri valutino ottima nella maggioranza dei casi l’assistenza che ricevono dal medico di famiglia. (mtm)