SANITA’:AIOP. ITALIANI PROMUOVONO OSPEDALI MA TROPPI SPRECHI

 

 Gli italiani promuovono gli ospedali della penisola. Si considera “molto o abbastanza soddisfatto” l’87,5% di chi ha utilizzato le strutture pubbliche e il 93% dei ricoverati in quelle private accreditate. Sono i dati contenuti nel settimo Rapporto annuale dell’Associazione italiana ospedalita’ privata (Aiop), “Ospedali e Salute 2009”, elaborato dalla societa’ Ermeneia e presentato questa mattina a Roma.

In generale il giudizio sugli ospedali italiani e’ ‘molto o abbastanza positivo’ per il 64,5% (pubblico) e l’80,2% (privato accreditato). Tuttavia meno della meta’ di chi si e’ rivolto agli ospedali nell’ultimo anno definisce ‘migliorati o abbastanza migliorati’ i servizi offerti: il 43,5% per gli ospedali pubblici e 48,7% per i privati accreditati. E rimane il capitolo spinoso degli sprechi: secondo il rapporto Aiop gli ospedali pubblici italiani soffrono di ‘inefficienza sommersa’, ovvero sprecano ancora molto. Lo conferma l’analisi dei bilanci delle aziende ospedaliere e delle strutture a gestione diretta in 6 Regioni che calcola il tasso di inefficienza, facendo la differenza tra il valore dei servizi prodotti (che comprende anche le attivita’ non tariffabili) e il costo effettivo ripianato dallo Stato. I dati confermano che sono gli ospedali calabresi a ‘sprecare’ di piu’ (47,2% di inefficienza) mentre quelli lombardi (19,4%) restano i piu’ ‘virtuosi’. “L’indagine dimostra che gli ospedali italiani spendono piu’ di quanto producono – spiega Enzo Paolini, presidente dell’Aiop – cio’ vuol dire che c’e’ un margine di spreco elevato. I cittadini dovrebbero poter pagare solo quello che ottengono”. Per quanto riguarda le altre Regioni, per il Piemonte e’ stato calcolato un tasso di inefficienza sui costi totali del 39,4% (1.263 milioni di euro). Seguono Marche (31% per 425 milioni di euro), Toscana (30% con 716 milioni), Puglia (24,9% con 507 milioni).
  “L’analisi effettuata – dice l’Aiop – e sostenuta da fonti pubbliche ha permesso di mettere in evidenza con forza oggettiva la necessita’ fondamentale di arrivare a una piu’ sistematica procedura di pubblicizzazione, di trasparenza e di confrontabilita’ dei bilanci degli ospedali pubblici”. Per i rappresentanti dell’ospedalita’ privata, infatti, “se si vuole creare realmente una situazione di tendenziale simmetria di trattamento tra le strutture sanitarie pubbliche e quelle private, che fanno parte entrambe del servizio sanitario pubblico, e’ necessario che vengano osservati gli stessi doveri in termini di predisposizione di bilanci, di standard qualitativi e requisiti organizzativi a garanzia del servizio”.