Sanita’, nuovi orari lavoro. Galante: “C’e’ carenza di organico, rischia di collassare il sistema”

Marco Galante – Consigliere Movimento 5 Stelle – Regione Puglia

Il consigliere pentastellato punta il dito contro Vendola ed Emiliano: “Si sapeva da un anno, adesso non si giustifichino chiusure o accorpamenti ma piuttosto si proceda con massicce assunzioni”
“Da domani 25 novembre, entrerà in vigore la disposizione contenuta nell’art. 14 della L. 161/2014, il personale sanitario non potrà superare le 48 ore lavorative settimanali. “Una disposizione che si andrà a scontrare pesantemente con il vero dramma del nostro Sistema Regionale Sanitario: la mancanza di personale in organico. – dichiara il consigliere della Commissione Sanità Marco Galante – Se da un lato infatti i lavoratori non potranno superare le 48 ore settimanali dall’altro le mancate assunzioni potrebbero causare un “vuoto” di personale che potrebbe far letteralmente collassare alcune strutture sanitarie”.
Una seria problematica che sta letteralmente mandando nel panico i Direttori Generali, dal momento che con l’entrata in vigore della nuova normativa sugli orari di lavoro avranno difficoltà, nel medio lungo periodo, nella gestione del personale.
La comunità europea ha stabilito in modo inequivocabile il diritto del personale sanitario ad un riposo giornaliero considerato nella misura “minima” di 11 ore consecutive nell’arco di 24 ore partendo dall’inizio dell’attività; mentre il tempo di lavoro massimo settimanale è individuato in 48 ore, comprendendo oltre all’orario contrattuale anche le eventuali ore di lavoro straordinario, che in ogni caso non possono essere imposte al lavoratore.
Il consigliere pentastellato punta il dito contro il governo regionale attuale e contro il precedente guidato da Nichi Vendola: “L’entrata in vigore della nuova normativa era nota ormai da un anno. Si è stati così sprovveduti da decidere il tutto nella fase attuativa? – e prosegue lanciando l’allarme – La seria preoccupazione del M5S è che vista la mancanza del personale si utilizzi questa manovra per giustificare l’accorpamento o addirittura la chiusura di alcune strutture socio sanitarie, il che si traduce in ulteriori tagli alla sanità. Per evitare problemi futuri è necessario quindi un massiccio piano straordinario di assunzione di medici ed infermieri. “
Tutte le ASL hanno già adottato la nuova normativa optando però per una linea “morbida”, lasciando cioè per il momento quasi invariati i turni: “solo la direzione generale dell’ASL di Taranto ha optato invece per una linea “secca” – conclude Galante con una stoccata al DG dell’ASL/TA – imponendo già le 8 ore di turno a tutto il personale dell’azienda sanitaria con una decisione autocratica e non condivisa, non preoccupandosi delle esigenze dei lavoratori. Riteniamo non corretto che vi sia disparità tra le diverse ASL e tra le categorie professionali delle stesse e chiediamo pertanto che la Regione nella persona dell’assessore alla sanità Michele Emiliano definisca chiaramente una linea univoca di interpretazione della nuova normativa per tutte le ASL pugliesi.”

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