ROCCO PALESE: “VENDOLA HA PROGRAMMATO IL SUO FUTURO POLITICO NON QUELLO DELLA PUGLIA”

 

 Palese: “Vendola ha programmato il suo futuro politico non quello della Puglia” 
“Paradossale, illusionistico, intriso di tentativi non riusciti di trasformismo e di distacco dalle ideologie. Oggi Vendola ha forse programmato il suo futuro politico, non certo il futuro della Puglia”. Questo il primo commento del capogruppo del Pdl, Rocco Palese, alle dichiarazioni programmatiche di Nichi Vendola.
“Venerdì commenteremo i singoli capitoli nel corso del dibattito in Aula – aggiunge Palese – Intanto la sanità si conferma la più grande illusione e al tempo stesso la più grande bugia di Vendola che continua ad accusare il Governo nazionale di inesistenti tagli senza rispondere dei suoi tanti fallimenti e senza spiegare come mai oggi parla lui di ospedali e reparti da chiudere, dopo aver demonizzato il nostro Piano ospedaliero.

Vendola ha ondeggiato per due ore tra la descrizione di una Puglia inesistente (dai distretti produttivi mai partiti alla diminuzione purtroppo non vera delle famiglie povere; dal presunto risanamento dell’Acquedotto Pugliese al completamento non ancora avvenuto del ciclo dei rifiuti) e il tentativo di mascherarsi da riformista promettendo interventi che mai e poi mai la sua maggioranza comunista gli consentirà (dai porti turistici al rilancio dell’edilizia; dal nuovo piano di viabilità regionale alla riforma dei Consorzi di Bonifica che nei 5 anni scorsi non è riuscito neanche ad avviare).
E, ancora, Vendola ha detto che in 3 anni ha stanziato 150 milioni di euro per nuove strutture di servizi sociali al servizio dei Comuni ma non ha detto che in 1 ora con la delibera di marzo scorso ha tagliato 285 milioni di euro. Infine le bugie contro il Governo nazionale che negherebbe i fondi Fas alla Puglia ma non la spiegazione del motivo per cui il suo Governo regionale del vecchio Fas ha speso meno del 40%; così come le favole sulla necessità di spendere subito e bene i fondi comunitari, quando a tre anni dall’avvio della nuova programmazione 2007 – 2013 il suo Governo ha impegnato solo il 6% di quei fondi. Per non parlare delle fandonie sui debiti della sanità: il Piano di rientro che oggi la Regione Puglia è costretta a presentare al Governo nasce dal commissariamento della Puglia per il deficit accumulato solo ed esclusivamente dal Governo Vendola, non c’entrano né la manovra economica né presunte decurtazioni del Fondo Sanitario Nazionale, né tantomeno inesistenti violazioni del Patto della Salute dal parte del Governo. L’unico Patto violato (nel 2006, 2008 e 2009) e il Patto di Stabilità e a violarlo è stata la Regione Puglia. In sostanza una vera delusione – conclude Palese – neanche una parola concreta da Vendola su quello che intende fare per ridurre i costi della politica, per garantire ai giovani maggiore qualità nella formazione e, quindi, lavoro. Rispetto alle “dichiarazioni di intenti” del 2005, rileviamo che sono sparite dal vocabolario del presidente alcune parole – chiave, quali “concertazione e condivisione” mentre una sola volta ha parlato di “persona” al centro dell’azione di Governo e praticamente mai di “deboli”. In un momento tanto cruciale per la tenuta economica e sociale del nostro Paese, crediamo che specie nella conclusione i pugliesi da Vendola si aspettassero di più su come intende riportare trasparenza e meritocrazia nella gestione della Regione, su come vuole cambiare passo sulla sanità, su come intende tagliare i costi della politica, insomma, su come la Puglia si prepara alla stagione del federalismo che non è il demonio, ma l’unica occasione di futuro per il Sud”.