Riordino, Zulllo (COR): “Pugliesi come bancomat, servono studi appropriati”

“Se Emiliano intende utilizzare il solito modus operandi dell’accentratore anche sul Piano di Riordino, è utile rammentargli che può farlo se a pagare le tasse è solo lui e non anche i cittadini pugliesi. E poiché il sistema elettorale prevede l’elezione del presidente della Giunta così come del Consiglio regionale, l’assise non può essere esautorata da ogni facoltà nelle scelte perché, altrimenti, non sarebbe un regime democratico”.

Lo dichiara il capogruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo.

“Come Gruppo -prosegue- abbiamo posto questioni fondamentali sulle criticità del piano predisposto dal presidente-assessore. Innanzitutto, la disomogeneità nella distribuzione dei posti letto per territorio e disciplina, a causa dell’assenza di una analisi demografica ed epidemiologica: alcuni territori sono rimasti privi di assistenza in molte branche mediche e in altri, invece, è stato creato un surplus.

Un Piano non supportato dallo studio dei requisiti degli ospedali, tanto che si rischia la previsione sulla carta di posti letto in alcuni reparti senza sapere se la struttura sanitaria in questione abbia o no i requisiti di legge per ospitarli. Avremmo bisogno, altresì, di un documento che preveda la rete dell’emergenza urgenza e quella tempo-dipendente per l’ictus, l’infarto e il trauma, assieme a quelle oncologiche ed endocrinologiche. Ancora: registriamo l’assenza di un’analisi anche dei criteri di sostenibilità economica, nonostante la legge di Stabilità preveda l’ingresso nel Piano di Rientro, con le conseguenti penalizzazioni, se non c’è un rapporto di equilibrio tra costi e ricavi.

Manca, inoltre, la previsione per ogni ospedale dell’unità di valutazione del rischio clinico, anche questa imposta dalla legge di Stabilità 2016. Su questi temi (e non solo) abbiamo ricercato un confronto con Emiliano, trovandolo sempre sfuggente se non generoso in chiacchiere”.

“Abbiamo persino sollecitato e discusso con il ministro alla Sanità e continueremo ad attivare ogni strada per il bene della Puglia. Perché -conclude Zullo- la collettività pugliese non è un bancomat da cui prelevare a botte di tasse senza essere rifornita di un servizio sanitario efficiente e di qualità”.