Regione Puglia, Accreditamento strutture sanitarie, unanimità a ulteriori modifiche


Approvate all’unanimità le modifiche proposte con gli emendamenti presentati in Aula, al disegno di legge in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, all’accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private.
Sostituito interamente il primo comma dell’articolo riguardante la verifica periodica dei requisiti minimi e vigilanza, che stabilisce che sulla permanenza di tali requisiti e sull’assenza di cause di decadenza dall’autorizzazione all’esercizio vigilano gli organi competenti. Previsto l’obbligo per il legale rappresentante del soggetto autorizzato all’esercizio di comunicare la perdita dei requisiti minimi previsti dal regolamento regionale o l’instaurarsi delle cause di decadenza dall’autorizzazione all’esercizio. Con un emendamento, si aggiunge la comunicazione dell’eventuale stato di crisi occupazionale e la necessità di ricorrere a forme di ammortizzatori sociali, con la relazione dello stato di crisi e delle misure da adottarsi. L’omessa comunicazione comporta l’applicazione della sanzione pecuniaria prevista dalla legge.

Per quanto riguarda il trasferimento definitivo delle strutture autorizzate all’esercizio, che avviene dietro rilascio del parere di compatibilità regionale, è stato stabilito – con un emendamento – che si realizzi nell’ambito della stessa Asl per non alterare l’offerta di quel servizio in quel determinato territorio.

Nell’ambito delle disposizioni sull’accreditamento delle strutture pubbliche e private eroganti prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, si stabilisce che l’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio non produce effetti vincolanti ai fini della procedura di accreditamento istituzionale, che si fonda sul criterio di funzionalità rispetto alla programmazione regionale, salvo che non si tratti di modifiche, ampliamento e trasformazione inerenti strutture già accreditate.
Introdotte maggiori cautele per il rilascio e il mantenimento dell’accreditamento istituzionale che viene subordinato alla sussistenza delle condizioni specifiche e agli ulteriori requisiti previsti dal regolamento regionale o da altra specifica normativa. Con un emendamento viene aggiunto il rispetto degli obblighi retributivi e contributivi nei confronti del personale dipendente e di quelli stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale decentrata ed integrativa a tutela dei lavoratori.
Sulla questione dei rapporti tra Asl e soggetti accreditati l’Assessore Negro ha preso l’impegno di approfondire l’argomento in fase di stesura del regolamento.
Modifiche sono state apportate anche alle procedure di accreditamento e di verifica dei requisiti. Le strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, autorizzate all’esercizio dell’attività sanitaria, che intendono chiedere l’accreditamento istituzionale, inoltrano la relativa domanda alla competente Sezione della Regione. Con un emendamento si prevede che tali strutture qualora siano già in possesso alla data di pubblicazione della legge della verifica del fabbisogno territoriale e dell’autorizzazione regionale all’esercizio, ottengono su apposita richiesta e dopo l’esito positivo dell’istruttoria, tale accreditamento.
Anche in questo caso il legale rappresentante del soggetto accreditato deve dare tempestiva comunicazione dell’eventuale stato di crisi occupazionale e della necessità di ricorrere a forme di ammortizzatori sociali, con la relazione dello stato di crisi e delle misure da adottarsi. L’omessa comunicazione comporta una verifica ispettiva senza preavviso da parte della Regione.