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Sulla cura per il sistema sanitario pugliese tra il governatore Nichi Vendola e Raffaele Fitto, ministro per i rapporti con le Regioni, lo scambio di battute è aspro. Vendola prova un piano di rientro sanitario, anche se doloroso, e bacchetta le scelte di Roma e le sforbiciate della manovra. Fitto accusa il presidente pugliese di polemizzare in modo sterile. ”La situazione della Regione Puglia e’ disastrosa dal punto di vista finanziario e gestionale. Per affrontare questa situazione si cerca un diversivo polemizzando con Tremonti, Berlusconi o con il governo nazionale”. |
”Non vorrei interrompere il clima instaurato nell’incontro di qualche giorno – ha poi aggiunto – ma diciamoci la verita’: quello a cui fa riferimento la Regione Puglia e’ un piano di rientro che bisognava fare entro marzo del 2008 e quindi siamo gia’ in netto ritardo”. ”La manovra non incide in alcun modo sulla sanità e quindi non c’entra nulla, visto anche che pochi mesi fa abbiamo sottoscritto il nuovo patto per la salute che dà 4 miliardi di euro in piu’ alle Regioni e quindi anche alla Puglia. Non solo, chiariamo anche che il patto di stabilita’ non puo’ in alcun modo giustificare la situazione della sanitàpugliese”.
Eppure Vendola vuole proprio puntare a ricostruire proprio uno dei settori più critici dell’era Fitto, la sanità: “Il Piano di Fitto aveva molti difetti. Intanto conteneva l’errore di spaccare in due il sistema ospedaliero: parte chirurgica e parte medica. E poi aveva anche qualche elemento di discriminazione sociale”, ha detto il governatore. “Perchè se tu tagli senza offrire una alternativa questo va male e i cittadini lo percepiscono come un fatto insopportabile”