Puglia, i lavori della Commissione sanità

La III Commissione presieduta da Mauro Vizzino, ha rinviato alla prossima seduta l’esame della proposta di legge “Interventi a favore di soggetti fragili per l’accesso all’istituto di amministrazione di sostegno”, il cui primo firmatario è il consigliere Mario Pendinelli (Popolari con Emiliano), sottoscritta anche dai consiglieri Parchitelli, La Notte, Stellato, Vizzino e Longo. Il rinvio si è reso necessario per ulteriori approfondimenti sulla materia e in virtù di ciò saranno ascoltati in audizione i rappresentanti di ANCI e del terzo settore, nonché il direttore del Dipartimento regionale della salute.

I lavori della Commissione sono proseguiti con l’audizione richiesta dal consigliere regionale Paride Mazzotta (FI), dell’assessore alla sanità Pierluigi Lopalco, del direttore generale dell’Asl di Lecce Rodolfo Rollo e del presidente dell’Ordine dei medici di Lecce Donato De Giorgi, in merito alla mancata conclusione della prima fase di vaccinazione per tutti gli operatori sanitari e l’esclusione dei medici di medicina generale dalla campagna vaccinale.
Nel merito è intervenuto l’assessore Lopalco, il quale ha chiarito che le priorità del piano nazionale delle vaccinazioni riguardavano gli operatori sanitari dipendenti e convenzionati e se c’è stato un ritardo nell’implementazione delle categorie ha riguardato tutte le provincie.

Fino a metà aprile le consegne sono limitatissime e si prevede il completamento delle vaccinazioni per gli over 80 e i fragili per la fine di marzo. Il ritardo delle somministrazioni è dovuto alla limitatezza delle scorte, delle quali sono state già somministrate il 90 per cento. Di continuo vengono rimodulate le decisioni sul piano vaccinale anche in virtù delle diverse disposizioni ministeriali, non ultima quella di oggi che autorizza la somministrazione del vaccino AstraZeneca agli over 65, che ci consente di rimodulare nuovamente le priorità. Entro il 14 marzo sarà conclusa la campagna vaccinale per il personale docente e non docente di scuole e università.

Sulla questione relativa all’esclusione dei medici di medicina generale, l’assessore ha ricordato che lo scorso venerdì 5 marzo è stato firmato l’accordo tra medici di medicina generale e Regione Puglia per le vaccinazioni anti Covid agli over 80 disabili e soggetti fragili. L’intesa siglata prevede che, in base al numero di vaccini a disposizione, dal 15 marzo anche i medici di famiglia potranno vaccinare la popolazione. Le somministrazioni avverranno a domicilio per gli over 80 disabili, mentre per i pazienti fragili negli ambulatori o strutture messe a disposizione delle Asl. Per i cosiddetti fragili la Regione Puglia conta di iniziare da fine marzo, inizio di aprile. Adesso, le aziende sanitarie dovranno raccogliere le adesioni da parte dei medici e poi ci sarà un corso di formazione.

Il presidente dell’Ordine dei medici di Lecce, Donato de Giorgi ha stigmatizzato il fatto che ad alcuni operatori sanitari, come gli odontoiatri e libero professionisti, non sia stato somministrato ancora il vaccino. Da qui la necessità di rilevare delle questioni di merito. Una riguarda chi deve fornire le liste dei vaccinati e l’altra che deve stabilire un cronoprogramma.

Il direttore del Dipartimento prevenzione dell’Asl di Lecce Alberto Fedele, ha informato la Commissione che la provincia di Lecce si colloca ai livelli alti in termini di somministrazioni, infatti ad oggi sono state somministrate 20 mila dosi e che da un ricalcolo dei fabbisogni sarà possibile riprendere a fine settimana la riprogrammazione delle prime dosi, tenendo conto anche della disponibilità dei vaccini AstraZeneca. Tra unna quindicina di giorni sarà chiusa anche la partita delle vaccinazioni agli odoiatri e liberi professionisti.

Altra audizione richiesta dal consigliere Paride Mazzotta, ha riguardato i motivi di esclusione del Corpo dei vigili del Fuoco dal piano vaccinale anti Covid. Nel merito è stato ascoltato il coordinatore Sud Italia Co.na.Po. Giancarlo Capoccia, il quale si è dichiarato soddisfatto, perché finalmente è stata avviata la campagna di vaccinazione per le forze dell’ordine, una delle categorie professionali maggiormente esposte al rischio di contagio.

Ultimo punto all’ordine dei lavori della commissione sanità ha riguardato la richiesta di audizione dei direttori generali dell’ASL di Bari e dell’IRCCS Giovanni Paolo II, avanzata dal consigliere Fabiano Amati (Pd), per fare chiarezza sulla vicenda relativa alla gara ponte finalizzata all’affidamento del servizio di ristorazione destinato ai pazienti ricoverati ed utenti aventi diritto presso le strutture ospedaliere e sanitarie territoriali della Asl Bari.
La vicenda è strana e merita un approfondimento secondo il consigliere Amati,  perché si è estesa in all’IRCCS Giovanni Paolo II una gara dell’ASL di Bari, forzando gli effetti di una norma che consente le estensioni solo in caso di prestazioni identiche per tipologia e qualità, previa un’analisi puntuale e dettagliata sulla convenienza.
Il consigliere Amati, in particolare ha chiesto al direttore dell’IRCCS delucidazioni in merito alla gara indetta dall’Istituto nel maggio 2019 e dichiarata deserta, in cui erano state inserite delle clausole in merito all’adeguamento dei locali e integrazione e sostituzione delle attrezzature.

Queste clausole però non sono state ritenute più necessarie nel disciplinare della gara indetta dall’Asl di Bari di cui si è inteso avvalersi.
La risposta avuta dal direttore dell’IRCCS è stata quella che si è temuto che la gara andasse deserta una seconda volta e non si è ritenuto insistere su servizi aggiuntivi che nulla avevano a che vedere con la ristorazione.

Da parte del direttore amministrativo dell’Asl di Bari è stato ribadito che si è proceduto alla gara ponte mediante procedura aperta esercitando l’opzione di estensione delle condizioni contrattuali, a lotto unico dio carattere interinale, con la disponibilità ad effettuare a parità di condizioni e prezzi il servizio di ristorazione occorrente all’IRCCS, per la durata di 24 mesi con opzione di proroga da esercitarsi di anno in anno per un massimo di ulteriori due anni. Per il direttore dell’Asl Bari la gara è stata regolarmente aggiudicata, adottando le procedure previste dal Codice degli appalti. Il servizio è correttamente partito il primo febbraio e si tratta di una gara ponte subordinata alla risoluzione anticipata nel caso in cui InnovaPuglia, in qualità di soggetto aggregatore della Regione,  proceda con la gara unica regionale di ristorazione ospedaliera.