Programma Bollini Rosa, premiati il S.S. Annunziata di Taranto e il S. Paolo di Bari

Nella cornice della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è svolta la cerimonia di premiazione del nuovo Network “Bollini Rosa” per il biennio 2016-2017, formato da 249 strutture ospedaliere distintesi per la loro offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, con particolare attenzione alle esigenze delle donne. Le schede degli ospedali sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it.

Premiati 249 ospedali per il programma bollini rosa “amici delle donne”: l’Ospedale
“SS ANNUNZIATA” di Taranto e il San Paolo di Bari hanno conseguito 2 bollini rosa, con validità dal 1°
gennaio 2016 al 31 dicembre 2017.
Nella cornice della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è svolta la cerimonia di
premiazione del nuovo Network “Bollini Rosa” per il biennio 2016-2017, formato da
249 strutture ospedaliere distintesi per la loro offerta di servizi dedicati alla
prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, con particolare
attenzione alle esigenze delle donne. Le schede degli ospedali sono consultabili sul
sito www.bollinirosa.it.
Si è conclusa la nuova edizione del Bando biennale del Programma “Bollini Rosa”, il
riconoscimento che l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), da
sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, dal 2007
attribuisce alle strutture ospedaliere attente alla salute femminile.
Per il biennio 2016-2017 sono 249 gli ospedali premiati: 82 hanno ottenuto il
massimo riconoscimento (tre bollini), 127 due bollini e 40 un bollino, mentre 7
strutture hanno ricevuto una menzione speciale per l’impegno dimostrato,
partecipando a numerose iniziative promosse da Onda durante il biennio 2014-2015.
La cerimonia di premiazione si è svolta stamattina a Roma, alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la
presenza, all’interno delle aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed
epidemiologico, di servizi rivolti alla popolazione femminile, appropriatezza dei
percorsi diagnostico-terapeutici, a garanzia di un approccio alla patologia in relazione
alle esigenze della donna e offerta di prestazioni aggiuntive legate all’accoglienza in
ospedale e alla presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione
culturale e il servizio di assistenza sociale.
Diverse le novità della nuova edizione del Bando biennale, realizzata grazie al
contributo incondizionato di Aon e Bouty: è stata introdotta una sezione dedicata
alla prevenzione oncologica, al fine di valutare i servizi offerti dagli ospedali per la
diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche di interesse femminile,
mentre nell’ambito della ginecologia e ostetricia è stato inserito un focus sui temi
dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza, della contraccezione e delle Malattie
Sessualmente Trasmissibili, problematiche di importante attualità riguardanti la
salute della donna in età fertile. Infine, per quanto concerne la neurologia, sono state aggiunte domande sui servizi dedicati alla malattia di Parkinson e all’ictus, in quanto patologie che necessitano di percorsi diagnostico-terapeutici e di follow-up altamente
specializzati.
Sul sito riservato al Programma e alle attività ad esso correlate (Concorso Best Practice
e H-Open Day), www.bollinirosa.it, è possibile consultare le schede degli ospedali
premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi offerti e lasciare, da parte
dell’utenza, un commento in base all’esperienza personale.
Come per le precedenti edizioni, anche per il prossimo biennio, grazie a un accordo
con Federfarma, le 17mila farmacie, distribuite su tutto il territorio nazionale,
forniranno alla clientela femminile indicazioni per trovare l’ospedale a “misura di
donna” più vicino.
“La salute della donna – sottolinea il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – è un
tema che mi sta molto a cuore perché sono fermamente convinta che tutelare la salute
femminile significa tutelare la salute di un’intera famiglia, di tutta la collettività. Le
donne, infatti, svolgono un ruolo strategico per l’adozione di stili di vita corretti e
salutari nonché per la prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie che possono
colpire l’ambito familiare.

 

La promozione della salute delle donne rappresenta dunque
un obiettivo strategico ed è misura della qualità, dell’efficacia ed equità del nostro
sistema sanitario. Purtroppo le donne non trovano sempre una risposta, all’interno del
Servizio Sanitario Nazionale, alle loro specifiche esigenze a causa di modelli
organizzativi che spesso hanno ancora poca attenzione alle esigenze di genere e
questa è sicuramente una ‘lacuna’ che va colmata.

 

In questo contesto, l’iniziativa
dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che attribuisce come
riconoscimento i ‘Bollini Rosa’ a quelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale in
possesso dei requisiti che privilegiano la prospettiva di genere all’interno
dell’erogazione delle cure come fattore strategico di qualità e che si distinguono per il
miglioramento dell’assistenza e delle cure e per la ricerca, rappresenta un prezioso
valore aggiunto. Esprimo quindi il mio ringraziamento per il lavoro svolto da Onda,
dalla sua Presidente Francesca Merzagora e da tutto il Comitato tecnico-scientifico”.
“Ho già avuto diverse occasioni, seguendo da sempre il percorso di Onda, per manifestare l’interesse, la vicinanza, la gratitudine, a nome del vasto universo
femminile, per il lavoro svolto dall’Osservatorio”, afferma l’Onorevole Franca
Biondelli, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

 

“La
passione e la competenza che lo caratterizza ha permesso il raggiungimento di un
grande risultato: l’incremento significativo, ancor di più perché esteso anche alle
regioni meridionali, delle strutture che si distinguono per l’attenzione alle specifiche
esigenze in ogni diversa fase della vita della donna. I Bollini Rosa racchiudono, quindi,
all’interno di un marchio di riconoscimento, e grazie al lavoro di Onda, molto di più:
accoglienza, partecipazione, dedizione e competenza”.
“Innanzitutto le mie congratulazioni per il prezioso lavoro svolto da Onda e che seguo
sempre con interesse”, dichiara la Senatrice Emilia De Biasi, Presidente Commissione
Igiene e Sanità, Senato della Repubblica. “La salute della donna, le sue peculiarità e il
differente approccio necessario nella ricerca, ma anche nella cura, sono delle priorità.
Per questo servono più investimenti nella medicina di genere, a cominciare dai test
clinici. In questo campo, inoltre, certi luoghi comuni vanno sfatati.

 

I test, infatti, sono eseguiti su pazienti in grandissima maggioranza uomini, i trial clinici sono per oltre il
90% maschili rispetto a patologie che hanno reazioni differenti in corpi femminili.
Insomma, bisognerebbe dire dopo ‘in a different voice’ anche ‘in a different body’. Il
mondo è fatto da uomini e donne e il corpo femminile è un corpo prezioso e, come
tale, va preservato e tutelato perché una migliore salute della donna si riflette
sull’intera società.

 

Noi donne abbiamo un cuore grande, ma siamo anche quelle che
lo trascurano. La medicina di genere vive in un approccio diverso al mondo”.
“Con 249 ospedali premiati con i Bollini Rosa, di cui quasi 50 nuovi e un notevole
incremento della presenza di strutture anche nelle regioni dell’Italia meridionale,
possiamo dire di essere soddisfatti, in quanto si è allargata e potenziata l’offerta
territoriale di servizi rivolti alle donne, recependo quanto indicato nel primo punto del
‘Manifesto sulla salute della donna’ presentato a EXPO 2015”, sostiene Francesca
Merzagora, Presidente di Onda.

“La partecipazione di questi ospedali, che mettono a
disposizione prestazioni cliniche e diagnostiche gratuite, in occasione di giornate
dedicate a talune patologie femminili, è un segno tangibile di interesse per la salute
della donna, che siamo certi si rinnoverà anche per il prossimo biennio. Questa nuova
edizione del Bando ‘Bollini Rosa’ conferma l’impegno di Onda nel promuovere un
approccio ‘di genere’ nell’offerta dei servizi socio-sanitari, imprescindibile per poter
garantire una corretta presa in carico della paziente in tutte le fasi della vita
femminile”.
“Disegnare percorsi sempre più specifici per la salute delle donne significa aumentare
l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, migliorare gli esiti delle prestazioni
erogate e costruire una sanità che tiene conto dei presupposti sociali e culturali in cui
opera”, afferma Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Le 249
strutture, individuate da Onda, sono il segno di come è possibile fare in modo che la
sanità possa crescere all’interno di fasce di popolazione caratterizzate da bisogni
diversi: sociali, di genere e di razza, ma nel rispetto del diritto di tutti a essere non solo
pazienti, ma innanzitutto persone che esprimono un bisogno di cura”.

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