POLICLINICO DI BARI: SETTE TRAPIANTI D’ORGANO IN CONTEMPORANEA

 

 BARI  – Sette trapianti d’organo al Policlinico di Bari. Tre donazioni hanno reso possibile una vasta operazione che ha richiesto un grosso sforzo organizzativo e ha portato, a partire dalle ore 2 della scorsa notte, a un trapianto di cuore, uno di fegato e cinque di rene.

Gli interventi sono stati eseguiti dalle équipe di Cardiochirurgia (diretta dal prof. Luigi De Luca Tupputi, assistito in sala operatoria dal prof. Nicola Marraudino), di Clinica Chirurgica (prof. Vincenzo Memeo e prof. Gino Lupo) e di Urologia (prof. Francesco Selvaggi e prof. Michele Battaglia).

Per la prima donazione una équipe del Policlinico si è recata in piena notte a Bologna, presso l’Ospedale Bellaria, appena è giunta la notizia della disponibilità dell’organo, per poter salvare la vita a un pugliese di 44 anni, di Palo del Colle, in condizioni di estrema gravità. Per questo motivo il Coordinamento Nazionale Trapianti, ha dato l’assoluta priorità alla Regione Puglia, consentendo anche il prelievo, dallo stesso donatore di un rene con buona compatibilità con un altro pugliese in insufficienza renale, in lista d’attesa presso l’Urologia del Policlinico.

Il secondo prelievo d’organi è stata fatto a San Giovanni Rotondo, su un ragazzo di 33 anni, deceduto in seguito a un ictus del tronco encefalico. Grazie a questa donazione è stato possibile salvare un uomo di 50 anni, di Barletta, affetto da una grave forma di cirrosi di origine infettiva.

Il trapianto dei due reni è tuttora in corso da parte dell’équipe del prof. Selvaggi e del prof. Battaglia, che sta operando incessantemente dall’alba di oggi, per poter portare a termine i cinque interventi. Altri due reni infatti sono stati prelevati al Policlinico grazie a una terza donazione verificatasi, sempre in nottata, in seguito al decesso per emorragia cerebrale di un uomo, gravemente iperteso, di 42 anni di Putignano, residente a Noci. Il cuore dello stesso donatore, di raro gruppo sanguigno (AB), è stato trapiantato a Pavia, mentre il fegato è stato trapiantato a Torino.

Nelle sale operatorie del Centro Trapianti e di Cardiochirurgia, che hanno visto una incessante attività chirurgica, si sono avvicendati ben 25 chirurghi, 4 anestesisti oltre al personale di sala (tecnici perfusionisti e infermieri).
Il Direttore Generale dell’Azienda Policlinico ha seguito personalmente, per tutta la giornata, la febbrile attività del Centro di Coordinamento Trapianti, che si è dovuta prodigare in uno sforzo organizzativo che ha richiesto la collaborazione di tutto il personale. Alle decine di operatori che stanno portando a termine i sette delicati trapianti va il ringraziamento di tutta l’Azienda Policlinico.