Passato il picco dell’influenza, stagione record con 8 milioni di casi a fine epidemia

 

 

La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni.

 

(La Stampa) – L’epidemia di influenza in Italia ha appena superato il suo picco ma il numero dei casi in Italia, pur se in diminuzione, continua ad essere alto e quella attuale si annuncia come una nuova stagione da record, con un totale di casi stimato che dovrebbe raggiungere gli 8 milioni a fine epidemia. I virus stagionali, affermano gli esperti, hanno quindi colpito quest’anno più duramente, tanto che ad oggi, rileva l’Istituto superiore di sanità (Iss), si segnalano oltre 60 decessi e 7 casi gravi tra donne incinte, mentre si prevede che l’attività influenzale continuerà probabilmente «ancora per diverse settimane».

 

 

Nell’ultima settimana, evidenzia il bollettino Influnet dell’Iss, il numero dei contagi è stato 794.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di 4.728.000 italiani messi a letto dai virus. L’incidenza si mantiene ancora ad un livello di «alta intensità» ed è pari a 13,1 casi per mille assistiti, ma più basso di quanto registrato nella settimana precedente del picco (14,5). La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui il livello dell’incidenza è pari a circa 40,3 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 21,9. In queste fasce di età si osserva ancora un brusco aumento del numero di casi rispetto alla precedente settimana dovuto alla riapertura delle scuole dopo le festività natalizie.

Quest’anno, conferma il virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell’Università di Milano e Direttore sanitario dell’Istituto IRCCS Galeazzi «si sono registrati molti più casi di influenza anche per la circolazione non prevista di virus come il B Yamagata, non compreso nel vaccino antinfluenzale trivalente, ma presente in quello quadrivalente». Molti dei vaccini somministrati sono stati infatti del tipo trivalente che copriva tre ceppi virali (A-H1N1, A-H3N2 e un solo tipo di virus B), mentre solo il vaccino quadrivalente fornisce una copertura anche contro il virus Yamagata.

Conferma che quella in atto sia una stagione influenzale «molto attiva» anche il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Iss, Giovanni Rezza: «Ora che è stato raggiunto il picco – rileva – non sappiano quanto sarà rapida la “discesa” dei casi, ma per il momento il numero di nuove diagnosi influenzali resta alto». Finora, precisa, «hanno circolato soprattutto i virus A-H1N1 ed il virus B Yamagata inaspettato. È invece circolato poco il virus A-H3N2 che ha colpito in altri Paesi. Se quest’ultimo virus dovesse “risvegliarsi”, allora ci potrebbe essere una coda più lunga per l’attuale stagione influenzale».

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