Pass vaccinale crea sicurezza, prima sarà cartaceo e poi su tessera

Covid. Costa: “Pass vaccinale crea sicurezza, prima sarà cartaceo e poi su tessera”

Il sottosegretario alla Salute: “Non deve essere un elemento che crea discriminazione e proprio per questo il concetto del pass si fonda su tre elementi: i cittadini vaccinati, chi ha contratto il Covid nei 6 mesi antecedenti allo spostamento o all’evento in oggetto e un tampone negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti”.

20 APR – (QS) – “Il pass vaccinale crea sicurezza, consente una mappatura e una tracciabilità e se ne parla non solo per spostamenti tra Regioni di colori diversi», bensì «anche per garantire e gestire l’accesso ad eventi pubblici, tra cui quelli sportivi, ma non solo. Non deve essere un elemento che crea discriminazione e proprio per questo il concetto del pass si fonda su tre elementi: i cittadini vaccinati, chi ha contratto il Covid nei 6 mesi antecedenti allo spostamento o all’evento in oggetto e un tampone negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti. Mi pare che questi tre elementi creino una parità tra tutti i cittadini e non una disparità”. Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervistato questa mattina in diretta su Rtl 102.5 in `Non Stop News´.

“In un primo momento – ha precisato – l’ipotesi è quella di un pass cartaceo dove vengono indicati i dati e i criteri che ho detto poc’anzi, poi con il tempo penso si può arrivare a una tessera sanitaria dove vengono inseriti tutti gli elementi. E’ un percorso all’inizio, sarà condiviso con le Regioni e credo che possa essere una buona soluzione”.

 

“L’iniziativa del pass vaccinale è partita anche dall’Unione Europea, infatti è un’ipotesi sul tavolo anche per gli spostamenti nei Paesi membri – ha ricordato Costa – In questa fase con una pandemia ancora in corso c’è bisogno di mettere in atto uno strumento che garantisca gli spostamenti in sicurezza e la mappatura e c’è l’ipotesi di un pass anche europeo, in questo senso il nostro Governo si è espresso favorevolmente. Adesso si tratta di lavorare insieme agli altri Stati, condividere delle regole che permettano spostamenti in sicurezza su tutto il territorio europeo”.