On. Lucaselli, payback intervista in esclusiva di AFORP

Payback, intervista in esclusiva di AFORP all’On. Ylenja Lucaselli, Presidente Gruppo Fratelli d’Italia in Commissione Bilancio della Camera

Stiamo davvero facendo il possibile perché ci sia il decreto per fine mese o per i primi di aprile”

Onorevole Lucaselli complimenti! Con le sue iniziative parlamentari sul payback ha evitato la catastrofe per il Sistema sanitario nazionale e per le Piccole e Medie Imprese, con la proroga dei pagamenti al 30 aprile 2023.
Si in realtà stiamo continuando a lavorare su questo. Abbiamo avuto già diverse interlocuzioni al MEF e l’obiettivo del Governo è quello di arrivare ad un decreto per fine marzo o primi di aprile e comunque non
arrivare alla scadenza del 30 aprile. Le ipotesi di soluzioni sono quelle che abbiamo già comunicato: lapossibilità che una parte dei 2 miliardi e 100 milioni riferiti agli anni 2015-2018 venga coperta dallo Stato, un’altra parte dalle regioni e la parte restante ovviamente sarà a carico delle imprese. Ma per questa
ridistribuzione del dovuto da parte delle aziende, stiamo valutando diversi criteri che possano mettere in assoluta sicurezza le piccole imprese e che facciano pagare di più alle grandi imprese. Il nostro obiettivo è di
tutelare il tessuto delle PMI italiane”.

 

Mancano meno di 60 giorni al 30 aprile e tutte le PMI italiane sono preoccupatissime perché si avvicina pericolosamente la scadenza, ci potrebbe offrire qualche indicazione più concreta?
“Si stiamo davvero facendo il possibile perché ci sia il decreto per fine mese o per i primi di aprile, non vogliamo portarci alla scadenza del 30 aprile e ne vogliamo prorogare ulteriormente, perché poi sarebbe un
problema sui bilanci delle aziende. Questo è un aspetto che conosciamo molto bene. Stiamo davvero lavorando tutti i giorni per risolvere questo problema. La Ragioneria dello Stato e gli uffici del ministro
Giorgietti sono in continuo contatto e adesso stiamo rielaborando i dati ma dovremmo esserci”.

Su questo tema c’è la massima attenzione anche da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni?
Assolutamente si. L’emendamento che ha portato alla luce la problematica è stato proposto da Fratelli d’Italia. Noi siamo rimasti molto molto attenti a quello che succede al nostro tessuto produttivo che tuteleremo sempre e in tutti i modi possibili e anche da leggi vecchie che purtroppo l’applicazione implicadanni”.

Come ha già detto, ritenete che non ci sarà un provvedimento ponte con una ulteriore proroga al 30giugno 2023?
“Il Governo non ha mai ipotizzato la possibilità che ci fosse un’ulteriore proroga. Qualche collega dice che questa potrebbe essere la soluzione. Non è la soluzione perché poi ci sono problemi di bilancio. Il MEF sta lavorando per chiudere prima possibile con un decreto ad hoc”.

Come mai Lei ha preso a cuore questa problematica che rischiava di fare implodere il Sistema sanitario e quello produttivo delle PMI del comparto sanità?
“In realtà è il mio lavoro prendere a cuore i problemi delle aziende e delle famiglie. Perché dietro ognuna di quelle piccole e medie imprese che sono il tessuto produttivo italiano, ci sono le famiglie e c’è la voglia di
lavorare nonostante tutto. Ed io sono un po’ stanca di sentire i nostri imprenditori che debbano lavorare nonostante la politica. Ed allora è il momento di iniziare e di cominciare a lavorare insieme alla politica”.