Ok dal Cdm al nuovo contratto Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria

Il Consiglio dei ministri ha dato l’ok definitivo al nuovo contratto nazionale del comparto sanitario.

 

L’approvazione del Cdm è arrivata su proposta del ministro della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, e del ministro della Salute, Roberto Speranza.

 

Dal Consiglio dei ministri ieri sera è arrivato il via libera al nuovo contratto nazionale del comparto sanitario: si tratta del contratto dell’area sanità nel triennio 2016-2018 che riguarda circa 135mila dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie. “Una bellissima notizia – ha annunciato su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza – Arriva il via libera in Consiglio dei Ministri al nuovo contratto del personale sanitario pubblico!! Finalmente più risorse per chi ogni giorno si prende cura della nostra salute”.

 

“Abbiamo portato a casa – ha commentato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri sempre su Facebook – il nuovo contratto nazionale del comparto sanitario pubblico. Un risultato irrinunciabile per noi e tutto il Servizio sanitario nazionale”.

 

“Il Consiglio dei Ministri ha deliberato – afferma Palazzo Chigi –  l’autorizzazione al Ministro per la pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, all’espressione del parere favorevole del Governo sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area sanità (dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, ivi compresi i dirigenti delle professioni sanitarie) per il triennio 2016/2018, sottoscritta dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali rappresentative il 24 luglio 2019”.

 

“La ratifica del nuovo testo contrattuale – afferma il Dipartimento funzione pubblica in una nota – accolta con soddisfazione dal titolare di Palazzo Vidoni, adegua gli istituti del rapporto di lavoro dopo una vacanza contrattuale che durava da circa dieci anni (l’ultimo Ccnl riguardava il biennio 2008-2009).

 

Il contratto riformula le relazioni sindacali prevedendo adeguate forme di partecipazione sindacale ed attualizza, in armonia con le nuove norme di legge, le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare. Inoltre amplia importanti tutele già previste per il personale del comparto (da quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, a quelle in favore delle donne vittime di violenza, alle ferie e riposi solidali per i dirigenti che debbono assistere figli minori bisognosi di cure).

Viene riconosciuta e salvaguardata –  prosegue la nota – la specialità della dirigenza del Ssn, valorizzandone la carriera e prevedendo un accurato sistema di valutazione.

 

Il Contratto riconosce incrementi retributivi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di circa 190 Euro/mese, che valorizza anche la quota di retribuzione erogata a livello locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali.

 

In tale ambito, è stata operata  – un conclude il Dipartimento – a rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 Euro mese per tredici mensilità a cui si aggiungono gli ulteriori incrementi che hanno interessato la parte accessoria del salario, con una particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati alla erogazione dei servizi (guardie mediche e retribuzione di risultato)”.