NEGRO REPLICA A DIRETTORE GENERALE ASL LECCE MELLONE

SALVATORE NEGRO – CAPOGRUPPO UDC – REGIONE PUGLIA 

 Negro replica a Direttore generale ASL Lecce Mellone 
“Non si possono opporre i rigori della legge di fronte a casi umani di particolare delicatezza e rilevanza e poi chiudere gli occhi davanti ai tantissimi sprechi che ogni giorno si perpetrano ai danni della sanità pugliese. La direzione generale dell’Asl di Lecce doveva procedere a valutazioni più approfondite  prima di escludere dalla proroga del contratto a tempo determinato 5 donne, tra medici e infermiere, temporaneamente impossibilitate non certo per colpa loro e a cui è stata tolta anche la speranza di un lavoro precario”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, in replica alle affermazioni odierne del direttore generale dell’Asl di Lecce, Valdo Mellone.
“L’interpretazione restrittiva della legge andrebbe applicata in altre situazioni, dove realmente si realizzano sprechi nel mondo della sanità e non quando si tratta di sollevare la situazione di alcuni lavoratori già provati duramente dalla vita – ha sottolineato il capogruppo Udc –.  Siamo di fronte a persone che si sono sempre sacrificati per l’azienda, lavoratori “meritevoli” nei confronti dei quali, come hanno sottolineato anche i sindacati, andava usato il buon senso. L’incontro tra il direttore generale e una delle dottoresse escluse dalla proroga del contratto e l’invito rivolto dallo stesso dott. Mellone ad un’altra lavoratrice a inviare una mail di convocazione, sono iniziative incomprensibili, tardive e semmai  andavano realizzate prima dell’approvazione della delibera della direzione generale dell’Asl salentina. Auspico che l’Assessorato regionale alla Sanità e la Consigliera regionale per le pari opportunità procedano ad acquisire tutti gli elementi utili ad approfondire questa vicenda, relazionandone nell’apposita commissione, onde si possa procedere alla valutazione di quanto accaduto e prendere gli opportuni provvedimenti se necessari”.