MILANO, NIENTE REGALI E VIAGGI GRATUITI: AL VIA IL CODICE ANTICORRUZIONE ALL’ASL

ROBERTO MARONI – GOVERNATORE REGIONE LOMBARDIA 

 Milano, niente regali e viaggi gratuiti:
al via il codice anticorruzione all’Asl

L’obiettivo è evitare i conflitti d’interesse. E garantire la trasparenza in tutti gli appalti, i contratti di fornitura e le operazioni che coinvolgono aziende e imprenditori privati. L’Asl di Milano vara un codice di comportamento per i propri dipendenti contro la corruzione. Tutti i lavoratori e i dirigenti di corso Italia d’ora in poi dovranno comunicare ai loro superiori (entro dieci giorni dalla stipula del contratto o dell’appalto) se sono ‘a rischio’ di conflitto d’interesse. Ovvero, se con la ditta che ha vinto l’appalto o alla quale è stata assegnata la fornitura, hanno un vincolo di parentela (fino al secondo grado) o una relazione d’amicizia. O se, negli ultimi tre anni, hanno avuto – in prima persona o attraverso un familiare – rapporti finanziari o di lavoro con quella azienda. Se sì, scatterà per il lavoratore l’obbligo di astensione: non potrà essere assegnato alla pratica, che dovrà essere passata a un collega.

Il codice, previsto dal decreto 62 del 2013, entra in vigore nelle prossime settimane: entro martedì 7 gennaio tutti i dipendenti dell’Asl possono inviare ai vertici dell’azienda commenti e osservazioni, per eventuali modifiche al testo, “redatto in base alla legge anticorruzione, e a quella che regola i rapporti di lavoro nella pubblica amministrazione – spiega Walter Locatelli, direttore generale di corso Italia -. Il documento è stato stilato in collaborazione con Fiaso, la federazione che riunisce le aziende sanitarie e ospedaliere”. A lavorarvi, dodici esperti, ognuno in rappresentanza di un ospedale o di una Asl lombarda: anche nelle altre undici aziende nel corso del 2014 entra in vigore un regolamento analogo.

Il nuovo codice mette sotto la lente d’ingrandimento non solo la questione degli appalti e dei contratti con i privati, ma anche quella dei regali. Che i lavoratori e i dirigenti di corso Italia non potranno in nessun caso chiedere al cittadino, né accettare, se non nel caso di doni di valore contenuto, mai superiore ai 100 euro. Ogni lavoratore avrà l’obbligo di comunicare al proprio capo il dono che ha ricevuto e il valore relativo entro dieci giorni dalla consegna. Stesso discorso anche per i viaggi e le partecipazioni ai convegni sanitari, organizzati da privati, come ditte e case farmaceutiche: anche in questo caso scatterà per il lavoratore l’obbligo di dire di no.

Fonte:La Repubblica