L’infinita attesa dei fornitori per i pagamenti delle Asl

 

 

La direttiva europea che impone alle pubbliche amministrazioni il pagamento dei fornitori entro 60 giorni in Italia risulta ampiamente disattesa, almeno per quanto riguarda il Ssn. Secondo i dati Assobiomedica le fatture dei produttori delle apparecchiature biomedicali vengono saldate in media con 121 giorni di ritardo. Solo il settore del biomedicale vanta crediti per 2 miliardi e 143 milioni. Ma se si sommano forniture di farmaci, riscaldamento, mense, pulizie e quant’altro serve a far andare avanti Asl e ospedali, la sanità pubblica ha accumulato circa 22 miliardi e mezzo di debiti verso i fornitori (fonte: Cgia di Mestre). Spesso le casse delle aziende sanitarie sono vuote e non è possibile chiedere il pignoramento di immobili e apparecchiature sanitarie, che servono a garantire la salute e la vita delle persone. Questa situazione mette in difficoltà soprattutto le piccole imprese, che hanno meno facilità di accesso al credito di quelle grandi.

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