L’ASSESSORE TOMMASO FIORE REPLICA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

 “Dal comunicato del Ministero per la Pubblica Amministrazione ed Innovazione e da notizie stampa, si apprende che il Consiglio dei Ministri questa mattina ha deciso di impugnare presso la Corte Costituzionale due leggi della Regione Puglia.
“In particolare sarebbero oggetto della impugnativa alcuni articoli del cosiddetto Omnibus Sanità (Legge Regionale n.4 del 25.2.2010) relativi alla stabilizzazione degli ex-LSU e del transito in società 100% partecipate pubbliche (cosiddette società in house) dei lavoratori di cooperative o di imprese affidatarie di servizi da parte delle Aziende Sanitarie pugliesi.

“Rispetto al primo problema, si rileva che la normativa nazionale relativa agli LSU ha connotazioni specifiche che non possono essere ricondotte all’interno sia dei Contratti Collettivi di Lavoro sia delle normative che stabiliscono il pubblico concorso come unica forma di reclutamento nella Pubblica Amministrazione. La stessa figura di LSU è dal suo nascere configurata in modo separato.
“Per quanto attiene il secondo problema, si rileva che la giurisprudenza amministrativa ormai copiosissima ha consolidato la legittimità della costituzione delle società in house providing la cui natura speciale consente l’applicazione della clausola di protezione sociale in favore dei lavoratori già impiegati attraverso contratti con specifici datori di lavoro vincitori di gare di appalto con la Pubblica Amministrazione. In questo senso devono essere lette sia le delibere di giunta regionale n.745/2008 e n.2477/2009 che hanno resistito al TAR di Puglia ed al Consiglio di Stato sia le delibere della ASL di Foggia e della ASL di Taranto con le quali sono state inverate le opzioni politico – amministrative della Giunta Vendola.
“Resta infine da considerare la competenza esclusiva regionale in materia di organizzazione e gestione del Servizio Sanitario garantita dalla riforma del Titolo V della Costituzione.
“L’Assessorato proporrà alla Giunta, simbolicamente il primo maggio di quest’anno, di opporsi alla decisione del Governo che evidentemente non ha colto il valore contro simbolico della data individuata per opporsi a norme di elementare giustizia sociale.”