La ricerca Ue mette in palio oltre 4 miliardi nel 2016 con 44 bandi


L’innovazione e la ricerca scientifica sono la via da perseguire per uscire dall’impasse che blocca il mercato del lavoro e fa ristagnare l’economia a livello comunitario. L’Unione europea ne è ormai certa, da qui la scomessa su Horizon2020, il programma quadro dedicato all’ambito scientifico che vanta uno dei budget per finanziamenti più grandi al mondo, ben 80 miliardi da suddividere in 7 anni (dal 2014 al 2020). Nel corso dei primi due anni sono stati finanziati progetti per circa 15 miliardi di euro e altri 16 miliardi sono invece previsti per il biennio 2016-2017. Di questi, 4 miliardi e 455 milioni circa sono riservati ai bandi con data di apertura fissata nell’arco del 2016. Ben 44 “calls”, per 313 tematiche differenti da trattare, suddivise principalmente tra i tre pilastri base di H2020: Excellent Science, Industrial Leadership e Societal Challenges.

Oltre 1 miliardo e 111 milioni di euro per la “Ricerca di Eccellenza”
Saranno 11 le calls che si apriranno nel 2016 per “Excellent Science”, il pilastro di H2020 dedicato ad elevare i livelli di eccellenza nel campo della ricerca scientifica in zona Ue. Gli obiettivi per cui ci si potrà candidare riguardano le Tecnologie emergenti e future (3 calls per 4 tematiche), le Infrastrutture di ricerca (4 calls per 8 tematiche), e la crescita intersettoriale ed internazionale dei ricercatori tramite le “actions” del progetto Marie Skłodowska-Curie. Quest’ultimo è l’obiettivo che offre più possibilità con oltre 808 milioni di euro distribuiti in 4 calls che offriranno ai candidati 11 possibili tematiche tra cui spaziare alla ricerca di idee innovative. Il bando più ricco, ben 403 milioni di euro, si aprirà il 15 settembre e riguarda l’«Innovazione delle reti di formazione». I partecipanti dovranno inviare proposte in grado di elevare l’esperienza e le competenze dei ricercatori, internazionalizzare le organizzazioni partecipanti ed offrire spunti per aumentare la mobilità interdisciplinare e intersettoriale, oltre che internazionale, dei ricercatori in Europa.

Industrial Leadership: 11 calls da 1 miliardo e 223 milioni. Focus sull’Ict
I bandi previsti nell’ambito di questo pilastro del programma quadro si pongono l’obiettivo di produrre tecnologia ed innovazione di alto livello. Il tutto col fine di gettare nuove e solide fondamenta su cui costruire il futuro delle PMI europee così da renderle protagoniste su scala globale. Per questo biennio H2020 punta fortemente sullo sviluppo dell’“Information and Communications Technologies”. Sono infatti 5 i bandi relativi al settore a cui poter partecipare, considerando tra l’altro la possibilità di poter scegliere tra più di settanta tematiche diverse per un budget complessivo di oltre un miliardo di euro. La call di maggior interesse riguarda specificatamente l’Ict. I candidati, tenendo in considerazione le date del 10 maggio e dell’8 dicembre, potranno scegliere tra 32 tematiche differenti per impostare il propri progetti di ricerca e sperare di ottenere parte del finanziamento complessivo di oltre 518 milioni di euro messo a disposizione dal bando per l’anno in corso.
19 bandi e quasi 2 miliardi di euro per riscrivere la “Società”
Il Societal Challenges sarà per il 2016 il pilastro di H2020 ad offrire maggiori possibilità di finanziamenti ai ricercatori. È prevista, infatti, l’apertura di 19 calls, riguardanti ben 168 tematiche differenti, per un budget complessivo di oltre un miliardo e 829 milioni di euro. Cifra elevata ma giustificata dal fatto che gli obiettivi di questa macroarea riguardano principalmente la definizione della strategia politica Comunitaria da perseguire in vista del 2020. Strategia da delineare, naturalmente, tenendo in considerazione i temi che destano le maggiori preoccupazioni nella popolazione europea: salute, clima, sicurezza alimentare ed energetica, trasporti ed altro ancora. La salute, nel particolare la “Medicina Personalizzata”, è l’argomento della call di maggior impatto economico. Oltre 285 milioni di euro sono messi a disposizione di progetti di ricerca per i quali i candidati potranno scegliere tra 13 tematiche che si attiveranno in date differenti: il 29 luglio, il 20 settembre e l’8 novembre. Nel particolare, sembra essere dato maggior risalto ai progetti che troveranno la loro definizione nell’ambito della cura delle malattie rare, della sperimentazione di prodotti biomedicali, della riorganizzazione delle strutture sanitarie e riduzione dei divari esistenti tra esse a livello comunitario. Inoltre è da sottolineare come nel complesso sia tenuta in considerazione la sperimentazione per la produzione di energia efficiente, sicura e, specialmente, pulita. All’argomento sono state dedicate 3 calls, di cui una aperta il 19 gennaio (le altre vedranno aprire le iscrizioni il 15 Marzo, l’11 Maggio, il 15 Giugno ed il 20 Settembre), per un valore complessivo di oltre 449 milioni di euro.