La medicina non è femmina

La ricerca scientifica, dalla sperimentazione in vitro alla fase clinica, fino a quella di controllo, non tiene conto delle differenze tra organismo maschile e femminile. Il risultato è che i dosaggi dei farmaci sono calibrati sugli uomini, così come la valutazione dell’efficacia.
“Questa penalizzazione – sottolinea il farmacologo Silvio Garattini – è ancora più evidente per quanto riguarda gli effetti tossici delle medicine. Uno studio negli Stati Uniti ha stabilito che, per ogni 1,3 milioni di effetti avversi nell’uomo, ve ne sono ben 2 milioni nelle donne. Ben 8 ritiri su 10 dal commercio per tossicità dipendono da fenomeni riscontrati nelle donne”.