La medicina di genere sta diventando realtà

Il Coronavirus ha dato un impulso alla medicina di genere, spiega la ricercatrice Silvia De Francia, perché all’inizio della pandemia si è registrata una prevalenza minore nel sesso femminile probabilmente dovuta all’assetto ormonale e al sistema immunitario.
Grazie ai report dell’Istituto Superiore di Sanità, con la distinzione genere, è stato possibile comprendere la differenza in termini di incidenza e di sintomatologia del Coronavirus fra uomini e donne con un rapporto di letalità di tre a uno. Per molto tempo i farmaci sono stati sperimentati su campioni composti esclusivamente da uomini; dagli anni ’90 si è cominciato ad arruolare anche le donne, che oggi rappresentano il 20-25% dei campioni utilizzati nelle sperimentazioni. L’Italia è stato il primo paese ad avviare un piano per l’applicazione della medicina di genere, nel 2019.