La manovra si può rimodulare

Alla Camera il premier Giuseppe Conte dimostra di non temere la procedura di infrazione.

 

‘Per ogni passaggio sono previsti tempi non definiti in modo certo, in ogni caso chiederemo tempi di attuazione molto distesi. Questo ci servirà per consentire alla manovra di produrre effetti sulla crescita e ridurre il debito pubblico’.

 

Il presidente del Consiglio non appare preoccupato per le possibili correzioni alla manovra che saranno richieste all’Italia. Sabato all’incontro con Juncker spiegherà meglio i contorni della manovra, con misure votate alla crescita e un vasto piano di revisione e semplificazione.

 

Conte non appare preoccupato per lo spread e resta fiducioso: ‘Faremo capire di avere messo in campo azioni finalizzate a favorire una rapida discesa del debito, attraverso la dismissione di asset non strategici già nel 2019, per un valore pari a circa l’1% del Pil’. Il Governo apre a correzioni a patto che apportino effetti sulla crescita.