LA GIUNTA APPROVA IL CONTO CONSUNTIVO 2009. LA SANITA’ INCIDE PER IL 77,6% SUL BILANCIO REGIONALE.ENTRO GIUGNO IN ARRIVO 864 MILIONI DI EURO PER I FORNITORI OSPEDALIERI

 

 La Giunta ha approvato oggi il rendiconto generale per l’anno 2009, su proposta dell’assessore Pelillo. La sanità pesa sul bilancio regionale per il 77,6%. “I conti sono in ordine – ha detto Pelillo oggi – e mi piace sottolineare che per il 2009, anno in cui la crisi ha impattato in maniera significativa sulla crisi, il rendiconto è stato presentato rispettando le norme regionali sulla contabilità, in tempo con le scadenze di legge.

Ci sono dei dati che emergono e confermano che la Puglia è regione virtuosa: la spesa per il personale nel 2009 è di 179 milioni, contro i 215 del 2006, nonostante le 200 assunzioni del 2009”. Ma sono le cifre sull’indebitamento complessivo per i mutui contratti dalla Regione al 31 dicembre 2009, al netto del deficit sanitario e dei bond, che scendono ad 1,9 miliardi di euro, contro i tre miliardi e 600 milioni di euro di alcuni anni fa che rendono orgoglioso Pelillo. “Non si stanno contraendo nuovi debiti – ha sottolineato l’assessore”, affermando che in relazione al debito di 950 milioni di euro contratto sino alla fine del 2009 dalle Asl pugliesi con i fornitori, già ad oggi la Regione ha erogato alle stesse Asl 33 milioni in più, oltre alle rimesse mensili. La cifra dovrebbe salire ad 864 milioni di euro sino al 30 giugno prossimo, in modo da velocizzare il pagamento delle fatture, fino alla fine del 2009 incagliate a 400 giorni di media per il pagamento. Gli 864 milioni sono stati reperiti nelle pieghe del bilancio “grazie al lavoro anche del direttore d’area Bilancio e Sanità”. Pelillo ha illustrato anche lo stato dell’arte della vicenda Bond – Merryl Linch “domani – ha detto Pelillo – ci dovrebbe essere un’importante pronuncia del Gip di Bari sulla possibilità di interdire la società per due anni dall’operare sul territorio pugliese” e sul Patto di stabilità “attendiamo la sentenza del Tar Lazio sul nostro ricorso sulla presunta violazione. Di fronte a un blocco della spesa per 67 milioni abbiamo però deciso di liberare risorse per una cifra molto più alta, utile in un periodo di crisi come questo.