Istat: Italia penultima in Ue per laureati. Boom di preferenze al femminile per Farmacia e Medicina

 

 

Le giovani donne italiane scelgono sempre di più la laurea in medicina e farmacia (18,0% verso 13,4%). Più in generale, nel 2017, però la quota di 30-34enni in possesso di titolo di studio terziario è pari al 26,9% (39,9% la media Ue). Nonostante un aumento dal 2008 al 2017 di 7,7 punti l’Italia è la penultima tra i Paesi dell’Unione e non è riuscita a ridurre il divario con l’Europa. La quota di laureati, già bassa nel Nord e nel Centro (30,0% e 29,9%), nel Mezzogiorno si riduce al 21,6%, con un divario territoriale in aumento. Il divario di genere è a favore delle giovani donne – è laureata oltre una giovane su tre a fronte di un giovane su cinque – superiore a quello medio europeo e degli altri grandi Paesi dell’Unione e in forte aumento.

E’ quanto si legge nel rapporto Istat sui livelli di istruzione della popolazione italiana, che spiega che questo risultato risente certamente anche della mancanza di una efficace alternativa ai corsi di laurea, rappresentata dai corsi terziari di ciclo breve professionalizzanti, capaci, cioè, di recepire le esigenze di quanti vorrebbero conseguire un titolo di alto livello fuori dai tradizionali percorsi universitari. Queste tipologie di corso sono piuttosto diffuse in diversi Paesi europei; in Spagna e Francia circa un terzo dei titoli terziari posseduti dai 30-34enni ha queste caratteristiche.

Per i giovani stranieri che vivono in Italia il divario con la media europea è ancora più marcato. Nel 2017 solo l’11,8% dei 30-34enni stranieri aveva un titolo terziario (30,1% tra i cittadini italiani); indice che l’Italia attrae stranieri poco istruiti. Il gap di cittadinanza medio europeo è inferiore ai 5 punti (in media Ue, la quota di stranieri in possesso di un titolo terziario è stimata al 35,6%), intorno ai 9 punti in Francia, praticamente assente in Germania, a favore degli stranieri nel Regno Unito.

Tra i grandi Paesi europei, solo la Spagna ha un differenziale ancora più elevato (20,9 punti), al quale tuttavia si associa una quota di stranieri in possesso di un titolo di studio terziario significativamente più alta rispetto a quella registrata in Italia. La percentuale dei 30-34enni con una laurea nelle discipline Stem (Science, Technology, Eengineering and Mathematics) è stimata pari al 24,2% (il 37,5% tra i maschi e il 16,3% tra le femmine). Oltre una laureata su quattro, inoltre, ha un titolo nell’area disciplinare umanistica e servizi (27,7%) e meno di un laureato ogni sette (13,3%).