IL PRESIDENTE SCOPELLITI PROVA A CURARE LA SANITA’ DELLA CALABRIA

 

  ”Ci sono alcuni ospedali da riconvertire o da chiudere perche’ sono improduttivi e non sono finalizzati ai bisogni del territorio . In questi contesti, non solo non si incrociano la domanda e l’offerta , ma si disperde una potenzialita’ economica, che comprime il diritto inalienabile alla cura e alla prevenzione”. Lo ha detto il Presidente della Giunta Regionale della Calabria e coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Scopelliti , che ha illustrato ai parlamentari, ai consiglieri regionali ed ai gruppi dirigenti della coalizione di Governo la situazione della sanita’ calabrese in relazione agli adempimenti previsti dal piano di rientro nonche’, alcune riflessioni sulle necessita’ di migliorare i servizi della rete di assistenza. Nella premessa, Scopelliti  ha messo in evidenza  le genesi della situazione debitoria, dalle incertezze dei conti, alle manovre dilatorie poste in essere dalla precedente Giunta per non aderire alle condizioni necessarie di ottimizzazione imposte dal Governo centrale. Scopelliti ha preannunciato una serie di attivita’ istituzionali di partnerariato prestigioso con grandi centri nazionali che saranno in grado di drenare , progressivamente, almeno del 10% i costi dell’emigrazione sanitaria.

Oncologia, ortopedia e cardiologia interventistica sono le tre branche principali che causano esodo e le prestazioni piu’ richieste nei trasferimenti di pazienti in altre Regioni sono, in ordine di successione, la chemioterapia , gli interventi per le artrosi al ginocchio e quelli inerenti le angine e i disturbi cardiovascolari . L’inappropriatezza dei ricoveri, nella media, si aggira intorno al 17% per gli ospedali regionali e al 14 % per i ricoveri extra regionali. Un dato aggregato che riguarda sia le strutture pubbliche che quelle private accreditate . Undici dei 20 ospedali oggetto di approfondimento per la riconversione hanno seri problemi di sicurezza . Il Presidente ha messo in evidenza come la Giunta abbia gia’ recuperato, attraverso la farmaceutica e i tagli alla Fondazione Tommaso Campanella, il 30% circa del disavanzo annuale. Altre risorse considerevoli saranno recuperate dalla riconversione e dai tagli delle strutture , oltre che dalle dismissioni immobiliari. La media del costo del personale e’ del 72% in Regione, con medie di costo per posto letto che oscillano e arrivano addirittura, in alcuni casi, al 400% in piu’ della spesa nazionale. Scopelliti ha parlato di ”assistenza domiciliare e palliativa, eccellenza nelle prestazioni, riduzione copiosa delle liste di attesa”. ”La prevenzione e l’approccio ad una cultura della salute dovranno iniziare nella scuola d’infanzia – ha aggiunto Scopelliti – educando i futuri utenti a un uso corretto e razionale del sistema. Ogni nostra iniziativa che sara’ il frutto di un confronto con gli operatori della sanita’, classe medica in primis, pone al centro i cittadini calabresi – ha concluso Scopelliti – ai quali dobbiamo garantire l’impegno gia’ assunto, cioe’ quello consentire a tutti il diritto di curarsi nella propria regione e di avere un’assistenza qualitativa adeguata , principio che sara’ la bussola che orientera’ ogni nostra azione”. Al dibattito sono intervenuti parlamentari e consiglieri regionali del Pdl, dell’Udc, dell’udeur, dei repubblicani, dirigenti politici – Tutti hanno messo in evidenza, innanzitutto, ”la positivita’ della scelta operata dai vertici del Pdl di allargare la discussione ai partiti della coalizione, in un’ottica di democrazia partecipata che e’ sintomo di profonda attenzione e sensibilita”’.