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Allarme rosso sul maxi debito della regione Puglia coi fornitori della sanità. Secondo il sindacato aforp, il buco degli insoluti è salito a quota 2,6 miliardi di euro. In lista d’attesa nelle liquidazioni di asl e policlinici almeno 2000 aziende, tra i fornitori degli ospedali, le ditte di beni e servizi, dalla carta igienica al falegname, passando alle consulenze legali e alle spese di funzionamento. La voragine s’è allargata negli ultimi due anni e riguarda fatture del 2010 e pagamenti anche precedenti. Veri e propri bubboni che tra interessi passivi, pignoramenti e spese legali rischiano di mandare gambe all’aria il sistema sanitario. Già alle prese col risanamento dei deficit delle asl da 350 milioni di euro sottoscritto col governo centrale nel 2010. I fornitori sono disposti a trattare e chiedono alla regione di applicare la certificazione del credito così come concesso ai colleghi degli altri settori non sanitari. Dall’assessorato al bilancio replicano che è allo studio la ricognizione precisa del debito. La prossima settimana, aggiunge la fonte, si conoscerà la cifra corretta e sarà avviata un’operazione contabile per sbloccare i pagamenti. Esclusa l’ipotesi di un mutuo sulla certificazione dei crediti, invece, la regione attende l’ok del ministero dell’economia. CLICCA QUI PER VEDERE IL SERVIZIO DEL TGNORBA24
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