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Ben 770 mila euro per le telefonate (a tutto spiano) del più grande ospedale della Puglia e dell’Ospedale Giovanni XXIII. Rocco Palese: “Si devono aggiungere ai 770 mila anche le bollette dell’Università del Policlinico. Sistema – Vendola fuori controllo” |
Il grande Salento vanta ben tredici strutture ospedaliere su tutto il territorio, di cui solo una, quella di Tricase, è privata. Bene, per dodici ospedali in Provincia di Lecce, i pugliesi pagano 1 milione e mezzo di euro all’anno di spese telefoniche. Altrimenti detto, appena il doppio di quanto la Regione sborsi per le bollette del Policlinico. Il paragone rende meglio l’idea di quanto sia bizzarra -per usare un eufemismo- la spesa dell’Ospedale di Bari. Ma non è finita qui. Un altro tassello a questo puzzle che sembra una spia della gestione della sanità locale, viene aggiunto dal coordinatore dell’opposizione regionale, il Consigliere Rocco Palese. “Al Policlinico di Bari la gestione è pessima”, dichiara Palese. “Questa storia delle bollette telefoniche è un esempio dell’inesistenza di un’organizzazione seria del servizio. Oltre ad essere un conto salatissimo, le spese telefoniche del Policlinico non si esauriscono in quei 770 mila euro. A questi si devono senza dubbio aggiungere i soldi delle bollette telefoniche dell’Università dello stesso Policlinico. Dell’Università e dei vari Istituti. E così -prosegue il Consigliere- la cifra aumenta in modo a dir poco considerevole, sebbene non sia possibile farne una stima, anche perchè le bollette telefoniche della struttura universitaria vengono pagate dall’Università”. Quindi, quei 770 mila euro, che già sembravano un’enormità rispetto alle spese telefoniche delle strutture salentine, non sono ancora sufficienti per chiudere questa pagina di sprechi. “Si tratta di un’altra manifestazione del > e di tutto il centro sinistra, conclude Palese. Il loro è un sistema allo sbando, se si considera che hanno emanato una legge a proposito per contenere le spese telefoniche e non sono stati in grado di farla rispettare. È una realtà senza e fuori controllo. Come dire, tipicamente Vendola”. Polemica politica a parte, resta fermo che quanto scritto non possa non suscitare un briciolo di rammarico per lo sperpero di risorse pubbliche così importanti. A danno dei pugliesi, in un momento di criticità assoluta. A questo punto, basta ricordare che: il Policlinico paga 770 mila euro all’anno di telefono, escluse le bollette della struttura Universitaria e dei vari Istituti; tutta la Provincia di Lecce, invece, con le sue 12 strutture ospedaliere, paga 1 milione e mezzo all’anno. Ci si chiede allora, a quanto ammontino le spese in questione per tutta la Asl di Bari. Domanda lecita a cui si teme quasi di dare una risposta (viste le cifre su scritte), ma che non tarderà ad arrivare. Per ora, i numeri parlano da soli e dicono tutto, forse troppo.
FONTE: QUOTIDIANO DI BARI (Federica Stea)