Secondo il forum di Davos entro il 2020 si prevede la perdita di 7,1 milioni di posti di lavoro, la maggior parte nei ruoli amministrativi. Cresceranno invece fino a 2 milioni di posti le professioni del settore delle tecnologie, della matematica e dell’ingegneria. Tra i posti perduti e quelli guadagnati il ‘buco’ è di 5,1 milioni di posti di lavoro. La manodopera sarà sostituita dalle macchine in agricoltura, pesca, manifattura e commercio.
Ci saranno sempre meno commessi non specializzati e più specialisti dell’e-commerce. Istruzione e salute sono i settori in cui l’uomo farà sempre la differenza.
I mestieri di domani devono puntare su tecnologia e internet, invecchiamento della popolazione e riscaldamento globale. Il commercio si sposterà sempre più sull’e-commerce. In Italia il 30% dei cittadini non ha competenze digitali. Nelle scuole c’è un computer ogni otto alunni. Investiamo poco in ricerca e sviluppo.