IL FUTURO DELLA SANITA’ SECONDO I PROGRAMMI DEI CANDIDATI PRESIDENTE

 

 Futuro della sanità in Puglia. Cosa pensano i Candidati Presidente? Adriana Poli Bortone candidata IoSud-Udc;Michele Rizzi candidato Alternativa Comunista;Rocco Palese candidato Popolo delle Libertà;Nichi Vendola candidato del centrosinistra.

Adriana Poli Bortone candidata IoSud-Udc

“Il servizio sanitario deve diventare un sistema autonomo e sganciato dalla politica. A tal fine, verranno ideate norme e procedure precise per trasformare le nomine e le designazioni in un fatto di trasparenza, basato sul merito e sulla professionalità. I direttori delle Asl e i primari non saranno più indicati dai partiti, ma saranno selezionati scrupolosamente in base alle esperienze acquisite e ai meriti personali. L’accesso del cittadino al sistema sanitario sarà semplificato e reso immediato: ogni singolo pugliese dovrà essere in grado di scegliere da chi e dove farsi curare, attraverso una capillare informazione sulle alternative disponibili e sulle diverse professionalità del settore. Molto utile sarà la “mappa dei servizi”, con la quale i cittadini  potranno cercare le strutture sanitarie più adatte alle loro esigenze. Il sistema sanitario regionale dovrà essere in grado di comunicare con i pugliesi, coinvolgendoli nella gestione e nel miglioramento del servizio. Vedrà la luce, inoltre, un portale interattivo che sarà un valido sostegno per pazienti e familiari, e un punto di incontro e di confronto per i medici e per tutta la comunità scientifica”.

Michele Rizzi candidato Alternativa Comunista

“Nichi Vendola ha vinto le elezioni regionali puntando tutto sulla sanità, e criticando il piano ospedaliero di Fitto, che tagliava interi reparti e riduceva l’efficienza della sanità pubblica. Nei cinque anni di governo,  Vendola non ha apportato nessun miglioramento. La strada da percorrere per una rivoluzione concreta della sanità consiste nel mettere la parola fine alle convenzioni con le strutture private. Gli appalti con i privati sono eccessivamente costosi e non risolvono il problema delle liste d’attesa, che anche con Vendola non si sono ridotte. Il servizio sanitario deve essere interamente pubblico e gestito dalla regione, solo in questo modo si può avere una sanità efficiente e al servizio dei cittadini. Una sanità pubblica finisce per essere meno legata alla malapolitica, e permette di nominare le migliori eccellenze della regione. In questi cinque anni, e anche con la gestione Fitto, si è parlato tanto di razionalizzazione del settore sanitario, ma nulla di concreto è stato fatto, perché ha vinto ancora una volta il clientelismo e una gestione miope e lontana dagli interessi dei cittadini. Una sanità pubblica, gestita dalle migliori professionalità del settore, è la migliore soluzione ai problemi sanitari pugliesi, anche al collasso del bilancio”.

Rocco Palese candidato Popolo delle Libertà

“Nel 2005 la sanità è stata la più grande promessa di Vendola ed oggi è diventata la più grande bugia. Un miliardo di debiti sono stati accumulati da Vendola e dalla sinistra a fronte di servizi peggiorati, ospedali abbandonati, liste d’attesa aumentate per stessa ammissione di colui che da Vendola fu messo a capo della task force nominata per l’abbattimento delle liste d’attesa, il Prof Carella. Vendola aveva promesso di  revocare il Piano Fitto come primo atto di Governo e oggi quel Piano è ancora in vigore; aveva promesso di riattivare tutti i reparti in tutti gli ospedali che noi avevamo ristrutturato e non l’ha fatto, aveva promesso che i pugliesi non avrebbero più pagato il ticket sui farmaci, e ad oggi oltre due milioni di cittadini ancora lo  pagano. Aveva promesso che la politica avrebbe fatto un passo indietro nella gestione della sanità, invece ha fatto milioni di passi avanti, facendo fuori tutti i buoni propositi sulla meritocrazia e la centralità della persona. Il nostro progetto di Governo è totalmente opposto: non poesia ma fatti; non promesse ma  certezze; non annunci, ma provvedimenti. In primo luogo dovremo effettuare una “due diligence” nei conti della Regione perché ad oggi nessuno è in grado di dire a quanto ammonta il debito reale; quante migliaia di consulenze inutili e costose sono state pagate con i soldi dei cittadini; quante apparecchiature comprate con i soldi dei pugliesi restano negli scantinati degli ospedali in stato di abbandono. Rimetteremo la persona e i suoi bisogni al centro del nostro progetto e noi saremo al servizio di quel progetto, non il contrario. Noi intendiamo proporci al Governo della Puglia con la stessa concretezza con cui il centrodestra e il Governo Berlusconi sono al Governo del Paese. Perché io amo la Puglia e amo i pugliesi”.

Nichi Vendola candidato del centrosinistra

“Nei cinque anni di governo ho provato a fare il possibile per migliorare il settore sanitario pugliese, ma è  chiaro che la rivoluzione della sanità non può avvenire per decreto. Ci tengo a ricordare che al minimo dubbio sul coinvolgimento di membri della mia giunta negli scandali degli ultimi mesi, ho preferito azzerare le cariche e nominare gente nuova. Adesso è indispensabile costruire un processo partecipato e trasparente di controllo sul sistema sanitario. Dobbiamo autoeducare noi stessi alla cultura dei diritti. Gli ammalati e i loro parenti devono essere le sentinelle della buona e della cattiva sanità, premiando il valore e punendo le truffe. Solo in questo modo può crescere la consapevolezza sociale, anche perchè la cultura della salute vive fondamentalmente al di fuori degli ospedali, nella società comune. Adesso questo processo deve essere accelerato e incrementato e forse le vicende giudiziarie che stanno scuotendo in questi giorni la nostra regione possono essere il giusto stimolo per velocizzare la rivoluzione della sanità”.

Fonte:ILPAESENUOVO