ELENA GENTILE – ASSESSORE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE – REGIONE PUGLIA |
Gentile, indagine “Esiti”:qualità sistema sanitario regionale in media nazionale
Non è solo quindi il risultato sfavorevole di una o poche strutture che può definire la qualità di un sistema. I problemi sono troppo seri per essere ridotti alla stregua di classifiche calcistiche o da festival: anche la Toscana, per la mortalità a 30 giorni per infarto ha un dato negativo del 24,1% in un caso (ospedale Val Di Chiana). Rispetto alla mortalità ad un anno – sempre per infarto e solo per fare un esempio – ci sono tre strutture toscane ampiamente fuori media (S. Giuseppe, Valdarno e Piombino) rispetto alle due pugliesi (F.Fontana e Galatina). Ma quasi nessuno ha messo in luce ad esempio i risultati del Policlinico di Bari che migliora in maniera impressionante i trattamenti per i femori rotti tra il 2007 e il 2012. O del SS. Annunziata di Taranto che che passa dal 4% di femori trattati in 48 ore nel 2007 al 71% del 2012”. “Dunque – prosegue – la valenza di “Esiti” va presa nel complesso e non per singoli ospedali, o peggio, reparti. L’indagine dà indicazioni preziose sui margini di intervento che una buona programmazione deve saper incorporare ed è con questo spirito che la interpreremo, valorizzando i risultati positivi e analizzando le criticità”. “Ricordo inoltre che nello scorso aprile la Giunta ha adottato una delibera per determinare gli obiettivi gestionali annuali attribuiti ai Direttori generali ai fini dell’erogazione del trattamento economico di risultato, agganciati ad indicatori di performance e di esito, come ad esempio la riduzione della percentuale di parti con taglio cesareo e l’incremento della percentuale di interventi per la riduzione della frattura di femore entro le 48 ore”.
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