FINANZIAMENTI, NUOVA MORATORIA IMPRESE:L’80% DELLE BANCHE HA GIA’ DETTO SI

 

 Finanziamenti
Nuova moratoria imprese: l’80% delle banche ha già detto sì
Hanno deciso di partecipare tutti gli istituti di credito di maggiori dimensioni, ma anche un buon numero di medi e piccoli. In cantiere due nuove iniziative per gli investimenti e per lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione.

03 Aprile 2012

A un mese dalla sigla dell’accordo le Nuove misure per il credito alle Pmi (Numi), l’Abi ha reso noti i primi dati sull’adesione delle banche. Sino ad oggi hanno deciso di partecipare un numero di istituti di credito pari all’83,5% degli sportelli su tutto il territorio nazionale. Hanno aderito tutte le banche di maggiori dimensioni, ma anche un buon numero di medie e piccole.

Gli interventi finanziari previsti dalla nuova moratoria, che ha riproposto migliorandola quella varata nel 2009, sono di 3 tipi: operazioni di sospensione dei finanziamenti, di allungamento dei prestiti e per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività.

Le imprese che possono attivare le misure previste nell’accordo sono le piccole e medie di tutti i settori, che operano in Italia, come definite dalla normativa comunitaria; vale a dire imprese con meno di 250 dipendenti e con fatturato minore di 50 milioni di euro, oppure con totale attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro. Possono beneficiare delle misure anche le imprese che abbiano già attivato la precedente moratorie per linee di credito diverse.

In base all’accordo alle imprese non saranno addebitate spese e altri oneri aggiuntivi, se non quelli eventualmente sostenuti nei confronti di terzi, di cui sarà data adeguata evidenza. Le operazioni sono realizzate allo stesso tasso d’interesse previsto dal contratto originario per quanto riguarda le sospensioni dei finanziamenti, le operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa ed anche per quelle di allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione. Stesso tasso anche per l’allungamento della durata del mutuo il cui piano residuo di ammortamento, comprensivo del periodo di estensione, non risulti superiore a 3 anni oppure qualora l’operazione fruisca della copertura del Fondo di Garanzia per le Pmi o del Fondo Ismea.

Con la precedente moratoria le banche hanno sospeso circa 260.000 mutui a livello nazionale, pari a 70 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata superiore a 15 miliardi di euro.

Sono inoltre in via di definizione due nuove iniziative per favorire il finanziamento di progetti di investimento e agevolare un rapido smobilizzo.