Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella serata di ieri le seguenti misure per far fronte all’emergenza epidemiologica da COVID-19:
– assunzione di medici specializzandi , infermieri e operatori socio-sanitari per circa 20mila unità in totale (5mila medici, 10mila infermieri e 5mila operatori);
– aumento del 50% delle retribuzioni orarie delle prestazioni di lavoro straordinario per tutto il personale sanitario;
– incremento di 250 milioni delle borse di studio degli specializzandi per il biennio 2020-2021, e di 130 milioni per ciascuno degli anni 2022-23-24;
– sospensione dei ricoveri non urgenti e possibilità di di avvalersi del privato convenzionato e, in via eccezionale, di quello non convenzionato autorizzato per acquisire posti letto per la terapia intensiva, per la pneumologia e le malattie infettive;
– possibilità per le regioni e le province autonome di realizzare, in deroga alla normativa vigente, aree sanitarie temporanee sia all’interno che all’esterno delle strutture di ricovero, cura e assistenza, pubbliche e private;
– istituzione di Unità speciali di continuità assistenziale per la gestione dei casi sospetti di infezione, per evitare che le persone che avvertono sintomi si rechino in Pronto Soccorso;
– incentivi per la produzione di dispositivi medici (mascherine, ecc…) e misure di semplificazione per l’acquisto di dispositivi medici;
– possibilità per i Prefetti di requisire gli alberghi per le quarantene di soggetti infetti.