C’E’ ANCHE LA BUONA SANITA’

 

 LECCE – Non c’è solo una sanità fatta di scandali, inefficienza e tragici errori. Ed è proprio per dar voce, o meglio per dare un volto, all’«altra sanità», che si è svolta ieri, al «Vito Fazzi» di Lecce, la quinta edizione del Premio «Umanizzazione buone pratiche in sanità», organizzato da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato e, da quest’anno, istituzionalizzato dalla Asl di Lecce.
La consegna dei premi a 28 operatori della sanità è avvenuta alle presenza delle autorità civili, religiose e militari, in un clima di grande partecipazione. Tra i presenti, il prefetto Mario Tafaro, l’arcivescovo Domenico D’Ambrosio, il vicepresidente della Regione Loredana Capone, il dirigente dell’Agenzia regionale sanitaria Ambrogio Aquilino, il segretario nazionale di Cittadinanzattiva Teresa Petrangolini ed il segretario regionale di Cittadinanzattiva Tonino D’Angelo.

«Dobbiamo credere fermamente – ha detto nel suo intervento il presidente regionale del Tdm Anna Maria De Filippi – che possiamo migliorare la nostra sanità, io stessa ho voluto credere in questo premio perché l’ho pensato in un momento in cui il Tdm, soprattutto nell’ospedale di Casarano, veniva messo all’indice come il nemico numero uno. Il Tdm, nel tutelare e difendere i diritti dei malati, spesso si trova a dover fare i conti con gli interessi privati di qualcuno che pensava, e forse lo pensa ancora, che la sanità è “cosa” nostra e non casa nostra. E’ storia odierna quella della sanità pugliese ferita profondamente da corruttele e affarismi che hanno sperperato montagne di denaro destinate ai malati e oggi non riusciamo a raccattare nemmeno gli spiccioli per curare i cittadini. Pur tuttavia ci sono tanti operatori sanitari, compreso il mondo del volontariato, che a testa alta e con tanta dignità e professionalità cercano di dare risposte di salute».

«Alcuni di questi – ha aggiunto – sono qui a ricevere un attestato di merito, ben sapendo che nella nostra Asl ci sono molte disfunzioni, troppa disorganizzazione e troppe resistenze. Ma prima o poi saranno gli stessi cittadini che staccheranno la spina a certi poteri forti, a lobby e ad amministratori inefficienti».

I problemi, però, si risolvono solo se c’è la volontà di farlo.

«Il Tdm – continua la De Filippi – conosce profondamente tutte le criticità della nostra Asl e siamo impegnati a risolverle intorno ai tavoli istituzionali regionali e locali, in sinergia con la direzione generale, insieme a quei medici che vivono il disagio di non poter curare i propri pazienti o impossibilitati a dare risposte di salute a tutti. Quando nel 2005 il presidente Vendola si insediò, durante il suo primo mandato, ebbe a dire: “Prima di tutto i malati”. Siamo nel 2010 e questo è ancora lontano dal realizzarsi. Per questo Il Tdm dice basta agli affari fatti sulla pelle dei malati e chiede comportamenti rispettosi dei diritti dei malati a tutela anche di tutti quei medici che onestamente, e con spirito di servizio, sono impegnati ogni giorno al fianco dei malati. Ma oggi non è il giorno delle recriminazioni; oggi è il giorno della celebrazione del merito, ben sapendo che insieme possiamo promuovere una sanità a dimensione dell’umanità sofferente e contribuire alla nascita di una razionale organizzazione del servizio sanitario pugliese. Grazie a tutti coloro che contribuiscono quotidianamente a costruire la solidarietà e cercano di fare buone pratiche a cominciare dalla prima in assoluto: l’umanizzazione».
FONTE:GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO