Aziende in crisi, si volta pagina, non chiamatelo più fallimento

Il nuovo diritto delle procedure della crisi e dell’insolvenza avrà un’applicazione vastissima. Ad essere interessata sarà ogni categoria di debitore, sia esso persona fisica che giuridica, ente collettivo, consumatore, professionista, imprenditore, con esclusione dei soli enti pubblici. L’obiettivo è quello di mantenere produttive le imprese, privilegiando gli strumenti per la continuità aziendale, anticipando l’emersione della crisi attraverso istituti di allerta. Istituti che tuttavia sono esclusi per le società quotate in borsa e per le grandi imprese. Agli organi di controllo societari, ai revisori contabili e alle società di revisione viene dato il compito di avvisare immediatamente l’organo amministrativo della società dell’esistenza di fondati indizi della crisi e, in caso di omessa risposta, di informare tempestivamente l’organo di composizione della crisi istituito presso le Camere di commercio per l’avvio della procedura di recupero e monitoraggio della crisi, affinché sia scelto in breve tempo un percorso di ristrutturazione.

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