ARES: SINTESI DEL CONVEGNO SULL’INFUNGIBILITA’

 

 Grande partecipazione al seminario svoltosi a  Bari (Centro Congressi Sheraton Nicolaus Hotel, promosso dall’A.Re.S. Puglia e dalla SIFO, Società Italiana Farmacia Ospedaliera) su “L’infungibilità. La scelta dei beni sanitari tra regole comunitarie di concorrenza, economicità della gestione aziendale, preferenze cliniche e personalizzazione dell’assistenza.” Presenza numerosissima e qualificata di tutti gli addetti ai lavori “attori protagonisti” nel Settore Beni e Servizi del Servizio sanitario pugliese.

L’Assessore regionale alle Politiche della salute, Prof. Tommaso Fiore ha sottolineato come nel tempo ci siano stati due elementi importanti che hanno contrassegnato negativamente la situazione sanitaria odierna: il promo riguarda il rapporto management delle Aziende, ospedali e professione medica, che oggi è in grandissima sofferenza  e che in qualche modo rivendica un’autonomia che non può essere declinata. Fermo restando che si debba sempre fare riferimento al centenario codice etico della professione, il medico – ha detto Fiore- che opera nel rispetto della tutela della salute del paziente, non può tollerare ritardi per garantire al meglio le sue funzioni, ma deve comunque lavorare attraverso regole condivise nel rispetto dei ruoli e delle funzioni di ciascuno. Il secondo aspetto sottolineato dall’assessore è il dover vivere nel quotidiano in una situazione sempre di emergenza e il doversi muovere nell’affastellamento di disposizioni e sovrapposizioni nazionali, regionali e comunitarie.

Tutti gli interventi dei relatori agli obiettivi strategici del Seminario sono stati omogenei e coerenti: aprire un tavolo di confronto tra gli attori istituzionali interessati, a tutti i livelli medico-amministrativi, all’acquisto di  beni e servizi nelle Istituzioni Pubbliche e Private della Sanità della Regione Puglia.

Il Dott. Francesco Bux, Direttore dell’A.Re.S. ha commentato, con riferimenti storici la normativa regionale tra appropriatezza e politica sanitaria, invitando tutti i medici al confronto e rivendicando prima e al di sopra delle regole burocratiche condivise, l’importanza del valore etico insito in ogni processo e scelta.

Il Dott. Nicola Rosato, Direttore Amministrativo del Policlinico, ha sottolineato l’equivoco che nasce dal “divieto assoluto” della legge 40 di appellarsi all’infungibilità e l’art. 57 del codice delle gare di appalto; tra il concetto di infungibilità e quello di unicità. Si è soffermato poi sulla gestione dell’innovazione e sulla necessità di Commissioni Terapeutiche non aziendali ma nazionali o almeno regionali. Ma sempre a base di una buona gestione dell’innovazione ci deve essere la sostenibilità economica e l’esclusione degli sprechi, orientando le convenienze.

Il Dott. Michele Lattarulo, Direttore della Farmacia del Policlinico, ha approfondito il concetto di appropriatezza e la necessità che l’EBM costituisca un approccio alla pratica clinica in cui tutte le decisioni risultino dall’integrazione tra l’esperienza del medico e l’utilizzo coscienzioso, giudizioso e trasparente delle migliori evidenze scientifiche. Ha definito difficile stabilire “come chi decide” sull’infungibilità di un farmaco, ferma rimanendo l’esigenza di assicurare l’uso più appropriato sicuro ed economico del farmaco facendo i conti con la crescente personalizzazione delle cure.

La Dott.ssa Nilla Viani, Direttore operativo Area Vasta Emilia Nord, Direttore Operativo A.V.E.N. Area Vasta Emilia Nord, ha portato l’esperienza del suo territorio comprendente 7 ASL, 26 Ospedali, per circa 2 milioni di abitanti, dove si è già arrivati ad una centralizzazione degli acquisti, ad un percorso dinamico e in evoluzione per i metodi e le strategie di gare ad un’unica commissione farmaco di Area Vasta, che ha nella segreteria scientifica il suo punto di forza, grazie alla quale si arriva ad una formazione ed informazione indipendente e a modelli innovativi nella distribuzione del farmaco con l’obiettivo di un unico magazzino centralizzato.

Da ultimo, il Prof. Alessandro Dell’Erba dell’Università di Bari, ha illustrato la best practice (migliore pratica) alla luce della corrente normativa sugli acquisti, sottolineando che non si deve confondere il metodo con il merito, le norme e le regole con le attività e le metodologie operative e ritenendo l’infungibilità un elemento residuale.