La Legge di Bilancio 2022, non ha previsto nuove agevolazioni contributive e dunque per il 2022 si potrà comunque fruire degli incentivi riguardanti i giovani; si pensi proprio all’incentivo under 36 a cui si può ricorrere sino al 31.12.2022.
Le aziende interessate, sono quelle del settore privato escluso il settore finanziario e possono essere stipulati contratti di lavoro a tempo indeterminato, sia full che part time, somministrazioni a tempo indeterminato (sia full che part time) e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine (in questo caso, la risorsa deve avere il requisito anagrafico al momento della trasformazione).
Sono esclusi i rapporti di lavoro di apprendistato, il lavoro intermittente, il lavoro domestico e quello dirigenziale.
Il datore di lavoro, per poter accedere a tale incentivo, dovrà essere in regola a livello contributivo, dovrà essere in regola con gli obblighi di legge e non dovrà aver avuto sanzioni per gravi violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale. Inoltre, dovrà aver rispettato gli accordi e i contratti collettivi e i diritti di precedenza. Ed ancora, dovrà aver rispettato i lavoratori in integrazione salariale straordinaria e dovrà aver rispettato le disposizioni che vietano l’assunzione dei lavoratori licenziati nei 6 mesi antecedenti da datori di lavoro in rapporto di collegamento o controllo o da aziende che fanno capo alla stessa proprietà anche per interposta persona.
La risorsa, non deve essere stata occupata a tempo indeterminato con lo stesso o altro datore di lavoro nel corso della sua vita lavorativa, anche a scopo di somministrazione. La regola vale anche in caso di dimissioni del lavoratore ovvero se la risoluzione sia avvenuta nel periodo di prova.
Sono esclusi i rapporti di apprendistato risolti prima della qualificazione, il lavoro intermittente a tempo indeterminato e il lavoro domestico.
Come limite per il datore di lavoro ricordiamo che non deve aver proceduto a licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o collettivi che abbiano riguardato lavoratori inquadrati con la stessa qualifica e nella medesima unità produttiva nei 6 mesi antecedenti all’assunzione agevolata e nei 9 mesi successivi all’assunzione agevolata.
Lo sgravio sarà del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore, ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nel limite dei 6.000 euro l’anno riparametrato e applicato su base mensile: quindi, per ogni mese l’agevolazione sarà pari a 500 euro. Nel caso di assunzioni a tempo parziale, il massimale dell’agevolazione sarà proporzionalmente ridotto.
Si rimane a disposizione.
Dott.ssa Rosanna Lacapra e Avv Eleonora Scurti restano a disposizione.