Per la sanità con i conti in rosso non ci saranno più commissari.
Al loro posto, compariranno “mini-commissari” per intervenire su singole criticità – ad esempio le liste d’attesa – e sarà possibile un affiancamento da parte delle regioni virtuose per raddrizzare conti e performance.
Lo prevede il nuovo Patto Salute, che Governo e Regioni stanno faticosamente cercando di chiudere entro l’estate.
Il modello del commissariamento è nato dodici anni fa per rimettere sui binari una sanità dissestata, che nel 2006 aveva accumulato 10 miliardi di debiti fuori bilancio.
Ora che i conti stanno tornando lentamente a posto, Regioni e Governo puntano su una nuova strategia: intervenire sulle singole criticità con strumenti mirati e tempi certi.