ACCREDITATE SANITÀ, ZULLO, DIPENDENTI E FORNITORI IN GINOCCHIO? SI PUBBLICIZZINO

Ignazio Zullo – Capogruppo Forza Italia – Regione Puglia

“Ritengo sia ormai arrivato il momento di valutare seriamente la pubblicizzazione delle aziende sanitarie accreditate dove emerge, per varie ragioni, l’incapacità gestionale nella tenuta dei bilanci. Non è possibile restare a guardare quando centinaia di dipendenti e fornitori, e le loro famiglie, vivono un momento di grande preoccupazione per il loro futuro ed oggi sono letteralmente in ginocchio”. Lo dichiara il presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Ignazio Zullo.

“E’ inaccettabile – aggiunge – che strutture che ricevono un budget annuale per le prestazioni sanitarie erogate sottopongano i lavoratori a tagli e riduzioni di stipendi, e non paghino da tempo immemore i loro fornitori. Una questione ancor più inaccettabile se si considera che un’impresa privata, se non è in regola con i Durc, non può accedere alla liquidazione delle fatture per servizi resi alla pubblica amministrazione. Ci sono strutture come il Maugeri, il Miulli, il Giovanni Paolo II di Putignano ed altre, dove i dipendenti lamentano tagli e ritardi negli stipendi non tollerabili.

Queste aziende, tra l’altro, stanno riducendo le ore di lavoro anche dei servizi esternalizzati come quelli di pulizia determinando, quindi, un peggioramento delle condizioni igieniche incompatibile con gli standard dell’assistenza sanitaria. La sinistra regionale, a partire dalla Cgil, in altre circostanze non ha atteso a proporre la soluzione della pubblicizzazione di imprese come l’Ilva di Taranto, proprio per restituire agli operai la giusta serenità.

E allora, forse, sarebbe il caso che la Giunta regionale considerasse valido il principio anche per le strutture accreditate della Sanità, mettendo un punto ad una situazione insostenibile che non può prolungarsi oltre”.
“Se Vendola è per il lavoro e dalla parte dei lavoratori come dice – conclude Zullo – ci aspettiamo che prenda una posizione chiara, uscendo da questo lungo stato di inedia, e agisca di conseguenza tutelando la dignità di migliaia di lavoratori pugliesi”.