Carissimi Colleghi,
in tutti questi giorni ho scritto la pagina del silenzio. In qualità di Presidente, che poco ha a che fare con le campagne elettorali se pur democratiche e giuste, ho preferito il fare e non partecipare ad una soap opera; che come cittadino ho inteso avere rispetto delle istituzioni per la funzione ricoperta. In questo momento storico dove chi lavora e fa impresa porta e deve portare pacatezza, etica e concretezza, in una congiuntura dove i venti di guerra, l’aumento delle materie prime e il corto circuito di una sanità ancorata a vecchi modelli di ripiano, bisogna rivedere le modalità applicative, dove tutti in buona fede cercano e devono assolvere alla chiamata della salute, bene primo di vita, di civiltà, di altruismo, di scienza e coscienza.
Sì !!! Il Payback e’ sbagliato nell’essere !!! Posto in modo scriteriato, convulso e aggressivo.
Ma dico, le soluzioni non si trovano offendendo, accusando e imprecando. Chi come me, nata in una generazione di servitori dello Stato che hanno dato la propria vita, condivide la mia affermazione di non fare fazione, ma tutela e la tutela si fa ponderando il danno delle parole usate senza capire !!!
L’onda di ritorno economico finanziaria, la responsabilità del fare, devono essere richiamo di pacatezza e fermezza !
Il nostro lavoro unico e entusiasmante ci fa sentire utili !
Convinta che mai vorremmo sentirci responsabili della mancanza di un presidio di vita perché quella vita potrebbe essere la nostra o di un nostro caro !
Operando in questi 40 anni siamo e saremo sempre autorevoli nel rispetto delle norme dello Stato e ogni volta nello scrivere e nel fare ci poniamo con tutti i componenti statutari nella condizione di essere per tutti e di agire nell’interesse di tutti.
Ora aggiungo che tutti i miei predecessori sono stati questo e mi permetto di ricordare due ad esempio su tutti, Vittorio Carabellese e Giuseppe Iavazzo.
Tanto dovevamo.
La Vita è un bene comune e il nostro lavoro un lavoro speciale !
Non spegnete le aziende !!!!!
Grazie
Lettera aperta al mio Stato.