Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

ALTRI 88 MILIONI DI EURO PER LA SANITA’

237
 

 «Abbiamo già raschiato il fondo del barile. Non ci saranno altri tagli alla sanità pugliese». Dopo due lunghissime riunioni ieri i vertici dell´assessorato alla Salute hanno individuato la strada maestra per rispondere alle perplessità sollevate dai ministeri della Salute e dell´Economia. Da Roma il piano di rientro del deficit sanitario pugliese era stato considerato non soddisfacente perché – secondo il loro insindacabile giudizio – le previsioni di risparmio della Regione Puglia sarebbero state troppo ottimistiche, soprattutto per quanto attiene la spesa farmaceutica. Due giorni fa l´assessore Tommaso Fiore è tornato a Bari con una missione ben precisa. Trovare, tra le pieghe della sanità pugliese, altri 88 milioni di euro da sacrificare sull´altare del rientro del deficit. «E´ una operazione complessa che va affrontata con molta calma. Stiamo lavorando con attenzione perché i tempi sono molto stretti e non possiamo sbagliare più» predicava ieri mattina l´assessore Fiore.

 

Ma dopo un lungo consulto con i dirigenti del settore, la strategia è mutata. Impossibile, secondo la Regione, strizzare ancora ospedali e Asl pugliesi alla ricerca di milioni di euro freschi da offrire a Roma. La partita si sposterà sul bilancio autonomo della Regione. Gli 88 milioni di euro saranno rintracciati tra le risorse in cassa. La chiave
per arrivare a questa soluzione è stato offerta da Mario Aulenta che è l´unico super manager della Regione a occupare contemporaneamente due poltrone: quella del settore Finanze e, ad interim, anche quella della Sanità. Conosce, nel dettaglio, la situazione dei due assessorati, ed ha individuato la strategia. Se non ci sono possibilità di nuovi immediati risparmi sanitari – è stata la conclusione a cui sarebbe giunta la Regione – allora la partita si sposterà sui libri contabili.

«D´altronde – ha spiegato l´assessore al Bilancio Michele Pelillo – non sarebbe la prima volta che la Regione interviene per ripianare il deficit della sanità». Ma, in attesa di studiare la situazione nel dettaglio, Pelillo non si sbilancia: «Prima di capire se ci sono gli estremi per procedere, sarebbe utile conoscere con certezza isacrifici che ci imporrà la Finanziaria. E solo analizzando il combinato disposto di manovra e piano dei tagli che potremmo sapere se questo intervento sarà sostenibile, oppure se bisognerà studiare altre strade». Il timore della Regione è che i tagli della Finanziaria saranno così drastici da obbligare tutti i settori strategici, dai Trasporti ai Servizi sociali, ad una drastica cura dimagrante. A quel punto convincere assessori e partiti della necessità di spostare tutto il gruzzolo sulla Sanità sarebbe più complicato. «Il nodo – assicura l´assessore Fiore – sarà sciolto entro le prossime 48 ore».

Comments are closed.