Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Al Sud tornano gli sgravi di 8.060 per le nuove assunzioni a Tempo Indeterminato

Matteo Renzi - Presidente del Consiglio
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Matteo Renzi - Presidente del Consiglio
Matteo Renzi – Presidente del Consiglio

Tra poco Maurizio Del Conte, presidente dell’Anpal firmerà un atto molto importante da 730milioni di euro, che sono quelli della decontribuzione per il 2017. Gli incentivi del jobs act solo per il Mezzogiorno saranno confermati integralmente. Le aziende che scelgono di assumere al Sud hanno la decontribuzione totale come il primo anno del Jobs act. È una importantissima scelta che abbiamo fatto per il 2017». Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Caltanissetta.

Per Sud e giovani sgravi fino a 8.060
Come anticipato dal Sole 24 Ore il 16 ottobre, dunque, è in arrivo uno sgravio fino a 8.060 euro per incentivare nel 2017 le assunzioni a tempo indeterminato al Sud. Lo sgravio riguarda i datori di lavoro privati che assumono, a tempo indeterminato o in apprendistato, giovani tra i 15 e i 24 anni, e i lavoratori con più di 24 anni, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. Altro requisito, per tutti, è che non si deve avere avuto un rapporto di lavoro con lo stesso datore negli ultimi sei mesi. Le assunzioni dovranno avvenire tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2017 e riguardare sedi di lavoro ubicate in una delle regioni “meno sviluppate” (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) o “in transizione” (Sardegna, Abruzzo, Molise).

Renzi: basta austerity suicida, più opere pubbliche
«Per troppo tempo abbiamo sprecato tempo perché qualcuno ha pensato di far vincere la cultura dell’austerity e quindi ha dimezzato gli investimenti pubblici
in Italia, con un ragionamento filosofico suicida che ha portato la riduzione di 20 miliardi di finanziamento. Non lasceremo che l’Italia commetta gli errori del passato quando si è deciso di tagliare sulle opere pubbliche perché chi taglia sulle opere pubbliche sta tagliando il suo futuro, la sua possibilità di crescita» ha aggiunto il premier nel cantiere della statale Agrigento-Caltanissetta.
«Teniamo bandiera, ma Ue faccia suo mestiere»
Quanto ai rapporti con la Ue «stiamo facendo una battaglia in Europa. La bandiera dell’Europa è qui con noi e la teniamo al nostro fianco ma l’Europa faccia il suo mestiere, che è promuovere la crescita e non solo l’austerity, investire sul futuro e non solo in burocrazia» ha aggiunto Renzi, che ha poi sottolineato un problema ulteriore: una grande attenzione al Nord e una scarsa attenzione al Sud. «La Sicilia ha così accumulato un ritardo infrastrutturale e una carenza di occupazione. Abbiamo due Italia -ha spiegato il premier – un Nord che cresce più del periodo di crisi e un Sud che continua ad arrancare. Abbiamo dovuto risistemare e cambiare tante cose».
«Se riparte Sud, Italia diventa locomotiva d’Europa»
Renzi ha ricordato come «ieri per la prima volta dopo anni l’Italia nel terzo trimestre ha fatto segnare un Pil superiore Francia e Germania». E ha aggiunto: «Intendiamoci, si tratta soltanto del terzo trimestre, ma se per la prima volta dopo anni c’è un segnale più
dell’Italia maggiore di Francia e Germania è indice che una parte del Paese si è già rimessa in moto. Se riusciremo a far ripartire il Sud saremo nelle condizioni di diventare la locomotiva d’Europa».

 

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