Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

LOMBARDIA ALL’AVANGUARDIA: IL BANCOMAT SANITARIO CHE CURA LA BUROCRAZIA COMPIE 10 ANNI

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ROBERTO FORMIGONI, GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA

 Compie dieci anni tra pochi mesi il «bancomat della salute». E in dieci anni il formato elettronico del tesserino sanitario – in codice Crs-Siss, ovvero Carta regionale dei servizi-Sistema informativo socio sanitario -, che si prepara alla sua prima riedizione, ha amplificato enormemente le sue potenzialità. Come sa bene quella fascia di popolazione lombarda di internauti che già oggi, grazie al prezioso tesserino giallo, consulta dal computer di casa, d’ufficio o dal portatile, esami del sangue e referti di lastre, Tac, risonanze. Esattamente come possono fare i rispettivi medici di famiglia dal proprio studio. In rete, infatti, sono già collegati tutti gli ospedali e gli ambulatori pubblici della regione. E a breve toccherà alle strutture private accreditate. Ecco come spazzare via con un clic ore di coda davanti agli uffici per ritirare referti e montagne di carta, ricette e fotocopie.
«Questo è il futuro – spiegano all’assessorato alla Sanità -. Sempre più cittadini si abitueranno a vedere i propri dati online e a prenotare le visite specialistiche dal computer di casa». Come è giusto che sia per una «prima della classe», la carta Siss ha fatto passi da gigante fino ad assorbire, di recente, le funzioni del codice fiscale e dell’analoga carta nazionale dei servizi: consente, infatti, di accedere anche ai siti di Inps e Agenzia delle Entrate. Tre servizi in uno, riconosciuta com’è dal ministero delle Finanze. Ma le prospettive sono molto più ambiziose: il nostro tesserino con microchip e poi banda magnetica domani potrà ospitare e sostituire la tessera dell’Atm.

È cominciata nel 1996 l’avventura della carta dei servizi. Con uno studio che forse allora a qualcuno era parso un po’ futuristico, nato all’interno di un più grande piano di informatizzazione dell’intera regione. La sperimentazione partì da Lecco nel 2001 e venne estesa in breve ad altri capoluoghi di provincia di analoghe dimensioni, da Cremona a Pavia. Ultima arruolata Milano, per la sua complessità. Tra i vantaggi che non balzano immediatamente all’occhio ce n’è uno cruciale per il capitolo prevenzione: la carta registra la storia clinica di ogni cittadino e consente, qualora accada di transitare da un pronto soccorso, di conoscere oltre alle vecchie patologie anche le eventuali allergie di un paziente. Dato prezioso ma non sempre facile da acquisire quando il malato arriva incidentato o in stato di incoscienza. Il costo dell’intera operazione Carta Siss è rilevante, settecento milioni di euro, ma la cifra viene spalmata sul decennio.

Per poter utilizzare al massimo delle potenzialità il «bancomat della salute» è necessario dare il consenso all’utilizzo dei propri dati e lo si può fare anche in farmacia. È poi necessario richiedere il «pin» per trasformare la tesserina in chiave d’accesso ai propri dati in rete e procurarsi un lettore di card (sul sito internet www.crs.lombardia.it è riportato l’elenco dei modelli compatibili, presenti in tutti i negozi di materiale informatico). Così, da un qualunque pc, si potrà non solo leggere gli esiti dei propri esami medici ma anche attivare la scelta o revoca del medico di base.

In caso di smarrimento o furto, telefonando al numero verde 800.030.606, sarà possibile ottenerne una nuova. I nove milioni di carte dei servizi in circolazione sono uno strumento intelligente e rapido anche per il monitoraggio epidemiologico della popolazione, dei cardiopatici, dei diabetici.

Ciò che è importante ricordare è che questa minuscola card, che consente anche l’accesso alle «reti di patologia», da quella ematologica all’oncologica fino alle malattie rare, è solo il terminale di una complessa infrastruttura che, per usare una metafora matematica, sta al territorio come il sistema nervoso sta all’organismo umano.

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