Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

P.N.R.R. TURISMO: Ai nastri di partenza il bando “FRI-TUR”

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P.N.R.R. TURISMO: Ai nastri di partenza il bando “FRI-TUR” (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo)

L’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive

 

Cos’è

FRI-Tur è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Previsto dal PNRR, è promosso dal Ministero del Turismo ed è gestito da Invitalia.

L’incentivo, Misura M1C3 investimento 4.2.5 del PNRR, è previsto nell’ambito del sistema di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, di titolarità del Ministero del turismo. Si rivolge, tra gli altri, ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale.

Sono richiesti investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, che puntano sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione, in particolare sulla riqualificazione energetica e antisismica. Altri interventi agevolabili sono: eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, realizzazione di piscine termali, acquisto o rinnovo di arredi.

I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.

 

A chi si rivolge

Possono presentare domanda di agevolazione le seguenti imprese:

  • Imprese alberghiere;
  • Imprese che esercitano attività agrituristica (come definita dalla L. 96/2006 e dalle pertinenti norme regionali);
  • Imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta;
  • Imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
  • Stabilimenti balneari;
  • Complessi termali;
  • Porti turistici;
  • Parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

 

Quali sono i requisiti da rispettare

L’impresa richiedente deve rispettare i seguenti requisiti:

  1. Essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento;
  2. Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e che non si trovino in stato di liquidazione anche volontaria ovvero di fallimento;
  3. Avere una stabile organizzazione di impresa nel territorio nazionale;
  4. Essere in regola con le vigenti disposizioni in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
  5. Essere in regime di contabilità ordinaria;
  6. Essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una Banca finanziatrice e di una Delibera di finanziamento adottata dalla medesima Banca finanziatrice per il finanziamento della domanda di incentivo presentata;
  7. Laddove operanti nel settore agricolo o della pesca, impegnarsi ad adottare un apposito regime di contabilità separata per l’attività da agevolare per tutta la durata di realizzazione del programma e di monitoraggio dello stesso.

 

Non sono ammesse domande presentate da imprese:

  1. Nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva;
  2. I cui legali rappresentanti o membri della governance aziendale così come risultante dal Registro delle Imprese alla data di presentazione della domanda, siano sottoposti a misura cautelare ovvero siano stati rinviati a giudizio o condannati, con sentenza anche non definitiva, per taluno dei delitti contro la pubblica amministrazione di cui al Libro secondo, Titolo II, del Codice penale o che, comunque, confliggano con quanto previsto dal d.lgs. 231/2001. L’esclusione non opera qualora sia intervenuta la riabilitazione;
  3. Che abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  4. Che siano state destinatarie di provvedimenti di revoca, parziale o totale, di incentivi nazionali o comunitari e che non siano in regola con la restituzione delle somme dovute;
  5. Che siano controllate, collegate o associate ad imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un’analoga attività a quella cui si riferisce la domanda di incentivo;
  6. Che si trovino, alla data dell’ultimo bilancio approvato, in situazione di difficoltà.

 

Cosa si può fare

Il programma di investimento del Decreto, deve essere riferito ad una o più delle unità locali dell’impresa richiedente ubicati sul territorio nazionale, fermo restando che per ogni unità locale il programma di investimento deve prevedere la realizzazione di almeno uno degli interventi di cui di seguito.

Sono ammissibili agli incentivi i programmi di investimento i cui costi al netto di IVA, inclusa la relativa specifica progettazione, siano relativi a:

  • Interventi di riqualificazione energetica delle strutture;
  • Interventi di riqualificazione antisismica;
  • Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, incluse le unità abitative mobili e le loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, funzionali alla realizzazione degli interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica e agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
  • Interventi per la digitalizzazione;
  • Interventi di acquisto/rinnovo di arredi.

 

I programmi di investimento devono avere i seguenti requisiti:

  • Essere compatibili con le finalità statutarie dell’impresa proponente;
  • Essere organici e funzionali all’attività esercitata dall’impresa proponente;
  • Essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di incentivo;
  • Essere realizzati nell’ambito di una o più delle unità locali dell’impresa proponente ubicate nel territorio nazionale;
  • Comportare spese ammissibili, al netto dell’IVA, complessivamente non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a 10.000.000,00;
  • Essere idonei a realizzare il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva;
  • Non essere realizzati in adempimento a norme di legge obbligatorie;
  • Essere avviati entro 6 mesi e conclusi entro 30 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili, al netto dell’IVA, le spese di investimento necessarie alla realizzazione degli interventi indicati in precedenza, sostenute direttamente dal Soggetto beneficiario e relative all’acquisto di beni e servizi, rientranti nei seguenti limiti dell’investimento totale ammissibile:

  1. Servizi di progettazione nella misura massima complessiva del 2%;
  2. Suolo aziendale e sue sistemazioni nella misura massima complessiva del 5%;
  3. Fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50%;
  4. Macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  5. Investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, nella misura massima del 5%.

Tutte le spese del programma di investimento complessivo devono essere pagate esclusivamente, integralmente ed in modo diretto tramite un conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del programma di investimento.

Sono ammissibili alle agevolazioni esclusivamente le spese relative ad investimenti ammortizzabili acquisiti in proprietà regolarmente contabilizzate e iscritte in bilancio per almeno 3 anni per le PMI e 5 anni per le Grandi Imprese.

Tutti i beni mobili acquistati devono essere nuovi di fabbrica e devono essere utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’impresa.

Tutti i beni e i servizi devono essere acquistati a condizioni di mercato da imprese e/o professionisti, che nei 24 mesi precedenti la presentazione della domanda di incentivo non si siano trovati nelle condizioni di controllo, collegamento o associazione rispetto al Soggetto beneficiario.

In relazione al programma di investimento proposto, ciascuna impresa proponente può presentare nell’ambito del presente intervento una sola domanda di accesso agli incentivi.

 

Incentivi concedibili

Sono previste due forme di incentivo:

  • contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
  • finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento

Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. Elenco delle banche aderenti

 

Termini e procedura

La domanda può essere presentata sulla piattaforma dedicata di INVITALIA dalle ore 12.00 del 1 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023.

Dal 30 gennaio 2023 sarà possibile collegarsi alla piattaforma web per scaricare la documentazione.

 

Erogazione degli incentivi

  • Le agevolazioni concesse sono erogate sulla base di Stati Avanzamento Lavori (SAL) degli investimenti complessivamente da realizzare, presentati dalla beneficiaria già quietanzati, in massimo tre tranches, compresa quella relativa all’erogazione a saldo. I SAL, di cui il primo deve essere di importo non inferiore al 20% del totale degli incentivi riconosciuti, sono presentati con procedura telematica, utilizzando la modulistica che sarà resa disponibile sui siti web istituzionali del Ministero del turismo e Invitalia.
  • Il contratto di finanziamento può prevedere che il Finanziamento sia erogato in anticipazione nel limite del 20%. L’eventuale erogazione in anticipazione è regolata dal contratto anche attraverso l’acquisizione di fideiussione bancaria o polizza fideiussoria.
  • La prima richiesta di erogazione deve essere presentata, pena la revoca delle agevolazioni, entro 12 mesi dalla data del Provvedimento di concessione;
  • L’erogazione delle quote di Contributo è effettuata da Invitalia. Il contributo deve essere registrato nel bilancio del Soggetto beneficiario con il metodo indiretto, e riscontato in funzione del piano di ammortamento degli investimenti sulla base dei quali è stato erogato.

 

L’Avviso completo è consultabile al seguente link https://www.ministeroturismo.gov.it/wp-content/uploads/2022/08/Avviso-Art.-3_10135_5.8.2022_signed.pdf o consultando il sito di Invitalia https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/fri-tur/cose

 

Si ringrazia il Dott Piccolo per l’approfondimento .

 

 

 

 

 

 

 

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