METÀ DEI TAGLI DA COMUNI E REGIONI
Analizzando il piano di riduzione della spesa che l’Esecutivo sta predisponendo in vista del varo della legge di Stabilità si scopre che dei 9-10 miliardi che il Governo intende ricavare utilizzando la leva dei tagli, la metà arriverà dagli enti locali. Una nuova stretta, dunque, si prospetta per Governatori (circa 3 miliardi) e per i sindaci (non meno di 1,5 – 1,8 miliardi). Un’operazione da realizzare soprattutto attraverso un nuovo giro di vite sugli acquisti di beni e servizi dando maggior impulso al meccanismo dei costi standard. Sui tagli ministeriali ancora c’è incertezza.
Palazzo Chigi e Mef punterebbero a risparmi per almeno 4-4,5 miliardi. Anche se alla luce delle difficoltà a far quadrare il cerchio, alla fine ci si potrebbe fermare a quota 3-3,5 miliardi. Per i dicasteri allo stato attuale mancherebbero all’appello almeno due miliardi. Il piano dei tagli dovrebbe essere rafforzato dall’intervento sulle tax expenditures. La revisione del sistema di detrazioni, crediti d’imposta e regimi agevolati dovrebbe portare 600-900 milioni di risparmi.
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