Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Fondo Impresa Donna, contributi a fondo perduto e finanziamenti per l’imprenditoria femminile

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Diventa operativo il “Fondo Impresa Donna” che concede finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto finalizzati sia alla nascita di nuove aziende che allo sviluppo e al consolidamento di quelle esistenti. I dettagli nel decreto MISE che lo rende operativo.

 

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 296 del 14 dicembre 2021, il decreto interministeriale 30 settembre 2021 (integralmente allegato al link) che disciplina le modalità di intervento del Fondo a sostegno dell’impresa femminile istituito dall’articolo 1, comma 97, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di bilancio per il 2021) al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese..

Mancano, ora, solo le istruzioni su tempi e modalità di domanda per accedere ai nuovi strumenti a sostegno dell’imprenditoria femminile, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Si parte, con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro prevista dalla Legge di Bilancio 2021 che lo ha istituito, a cui si aggiungeranno ulteriori 400 milioni di euro previsti dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che tra i vari obiettivi si propone un aumento di 4 punti percentuali dell’occupazione femminili.

Gli incentivi sono finalizzati sia alla nascita di nuove aziende che allo sviluppo e al consolidamento di quelle esistenti.

Possono beneficiare degli incentivi i soggetti a prevalente partecipazione femminile, di cui:

  • società cooperativa e società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti la compagine sociale;
  • società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
  • impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • lavoratrice autonoma.

Il Fondo Impresa Donna prevede formule di incentivi diversi in base alla data di costituzione dell’azienda.

 

  1. AVVIO DI NUOVE IMPRESE

 

Possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.

I possibili settori su cui rivolgere l’attenzione sono i seguenti:

produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, della fornitura di servizi, del commercio e del turismo

E’ possibile accedere a contributi a fondo perduto a copertura di una parte delle spese ammissibili.

Spese ammissibili Importo massimo  delle agevolazioni concedibili Copertura massima
Non superiori a 100.000,00 euro 50.000 euro 80 per cento, 90 per cento per le donne in stato di disoccupazione che avviano una impresa individuale o un’attività di lavoro autonomo
Superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro 50 per cento

Possono rientrare nel programma di investimento le seguenti voci:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20 per cento delle spese complessivamente ritenute ammissibili, coerenti con l’iniziativa e per il pagamento di:
    • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;
    • servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing;
    • oneri di garanzia.

Per realizzare le iniziative si hanno a disposizione 24 mesi di tempo dalla data di concessione delle agevolazioni.

Alle beneficiarie spettano anche servizi di assistenza tecnico-gestionale per un valore massimo di 5.000 euro.

Importo Servizi
3.000 euro assistenza tecnica sulle agevolazioni e trasmissione di competenze specialistiche e strategiche per il miglior esito delle iniziative finanziate da parte di Invitalia
2.000 euro Copertura del 50 per cento l’acquisto di servizi specialistici, di importo non inferiore a 4.000,00 euro, di marketing e comunicazione

Le imprese femminili che hanno intenzione di richiedere i contributi a fondo perduto devono rispettare i seguenti requisiti:

  • avere una sede legale e/o operativa su tutto il territorio nazionale o la disponibilità di questa;
  • essere costituite da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero un ordine di recupero.

Come specifica il decreto, le lavoratrici autonome “devono essere in possesso unicamente della partita I.V.A., aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, fatti salvi l’avvenuta iscrizione all’ordine professionale di riferimento, ove necessaria per l’esercizio dell’attività professionale interessata, nonché il possesso degli ulteriori requisiti”.

Anche per le persone fisiche c’è la possibilità di beneficiare delle agevolazioni, a patto che sia possibile documentare l’avvio dell’attività.

  1. B) SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DI IMPRESE FEMMINILI ESISTENTI

Diverse sono, poi, le agevolazioni del Fondo Impresa Donna riconosciute alle imprese costituite da più di 12 mesi o alle lavoratrici autonome con una partita IVA aperta da più di 12 mesi per lo sviluppo o il consolidamento della propria attività che presentano anche tutti gli altri requisiti richiesti.

In questo caso le spese ammissibili possono arrivare fino a 400.000 euro e riguardare:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante per:
    • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;
    • servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing;
    • oneri di garanzia.

I benefici consistono in parte in contributi a fondo perduto e in parte in finanziamenti agevolati con le seguenti caratteristiche:

  • con una durata massima di otto anni;
  • a tasso zero;
  • vengono rimborsati, dopo dodici mesi a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota dell’agevolazione, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno;
  • non sono assistiti da forme di garanzia.
Tipologia di impresa femminile Contributi a fondo perduto Finanziamento agevolato Copertura delle spese Limite delle esigenze di capitale circolante
Costituita da almeno 12 mesi a non più di 36 mesi 50 per cento 50 per cento 80 per cento 20 per cento
Costituita da oltre 36 mesi 50 per cento 50 per cento 80 per cento delle spese di investimento 25 per cento

In questo ultimo caso, il 25 per cento delle spese complessivamente ammissibili e, comunque, nella misura massima dell’80 per cento della media del circolante degli ultimi tre esercizi alla data di presentazione della domanda è coperto da un contributo a fondo perduto.

Anche in questo caso accanto tra i benefici ci sono anche a disposizione servizi di assistenza tecnico-gestionale per un valore massimo di 5.000 euro.

Importo Servizi
3.000 euro assistenza tecnica sulle agevolazioni e trasmissione di competenze specialistiche e strategiche per il miglior esito delle iniziative finanziate da parte di Invitalia
2.000 euro Copertura del 50 per cento l’acquisto di servizi specialistici, di importo
non inferiore a 4.000,00 euro, di marketing e comunicazione

L’accesso agli incentivi del Fondo Impresa Donna segue una procedura valutativa a sportello e le richieste dovranno essere inviate tramite la procedura online che sarà attiva sul portale Invitalia.

Tutti i dettagli nel testo integrale del decreto MISE pubblicato in GU il 14 dicembre 2021.

La Dott.ssa Rosanna  Lacapra e Dott. Roberto Piccolo sono a disposizione.

 

 

 

 

 

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