ANTONIO MANIGLIO (PD): “I CONSULTORI E LA DESTRA, LA GIOSTRA DEI FARISEI”
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Una nota del consigliere regionale del Pd e vice presidente del Consiglio, Antonio Maniglio. |
Relazioni di famiglia e disagio familiare, procreazione responsabile, accompagnamento nella gravidanza o interruzione della stessa, prevenzione dei tumori femminili, tutela della salute delle donne immigrate: sono queste le funzioni e i servizi che la rete consultoriale dovrà offrire per migliorare la qualità della vita dei pugliesi.
Ecco perché è sintomatico che di fronte a un progetto di 18 cartelle l’attenzione della destra si sia concentrata solo su quelle tre righe che riguardano l’obiezione di coscienza. Deve essere un’ossessione.
Ma è bene ribadire che la 194 è legge dello Stato e che essa deve essere applicata in tutte le sue parti.
Le priorità sono la prevenzione e l’educazione alla contraccezione. E se i dati, da molti anni a questa parte, segnalano che anche in Puglia c’è una riduzione costante del numero degli aborti vuol dire che la legge funziona.
Ma per non interrompere questo processo virtuoso non bisogna allentare la tensione.
I consultori vanno riorganizzati, debbono stare aperti anche nei pomeriggi, la presenza di medici non obiettori, che aiutino la donna a decidere senza colpevolizzarla, è indispensabile.
Ma questo non c’entra nulla con concorsi che dovrebbero escludere gli obiettori.
Questa assurdità non sta scritta da nessuna parte.
Certo, le tre righe ‘incriminate’ potevano essere scritte meglio: non so cosa significa ‘provvedere a sostituire immediatamente i Medici obiettori’, perché è evidente che ciò non può essere fatto né tramite selezioni ad hoc, né mandando a casa chi ha un contratto di lavoro.
Ma l’importante è mettersi d’accordo sulla sostanza. Se per applicare compiutamente la legge c’è bisogno di medici non obiettori la soluzione la si trova, come ha proposto il dott. Vinci, insieme agli ordini professionali, nel rispetto dei diritti delle donne, della legge 194 e della Costituzione.
Per questi motivi, come è già capitato nella scorsa legislatura, il centrosinistra non teme un confronto in aula.
La coscienza civile dei pugliesi, e quella delle donne in particolare, è molto più avanti di alcuni dei loro rappresentanti”.
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