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Covid: Giacca, per Natale nuovi test, più rapidi ed efficaci

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Ricercatore, quelli attuali troppo lenti per utilizzo usa-getta

 

“E’ essenziale avere a disposizione una grande quantità di test diagnostici veloci, in grado di dare una risposta su un tampone in pochi minuti, e utilizzarli in maniera capillare tra la popolazione”. Quelli a disposizione oggi “basati sull’amplificazione del genoma virale con la Prc, per quanto sensibili e accurati, richiedono organizzazione e laboratori centralizzati. Troppo lenti per un utilizzo usa-e-getta”. Di questo è convinto Mauro Giacca, alla guida del team di ricercatori della King’s College London, dell’Università di Trieste e del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (Icgeb) di Trieste, che interviene oggi su Il Piccolo spiegando come “per cercare il genoma del virus Sars-Cov-2 ma evitare le lungaggini della Prc stanno allora nascendo diversi test nuovi, che vedremo approvati prima di Natale”. “I cosiddetti test antigenici che vengono oggi diffusamente utilizzati – spiega Giacca – sono già test rapidi.

Rivelano la presenza di proteine di Sars-Cov-2 con una tecnica chiamata cromotografia a flusso laterale, la stessa che si usa nei test per la gravidanza. Nel giro di 3-4 minuti si ottiene il risultato. Sono anche test economici: la Bill&Melinda Gates Foundation ha appena stretto un accordo con due aziende produttrici per acquistarne 120 milioni da usare nei Paesi in via di sviluppo a un costo inferiore ai 5 dollari l’uno. Il problema di questi test antigenici però – ammette – è la loro sensibilità: quelli attuali sono almeno 100 volte meno sensibili dei test basati sulla Prc”.

I test in arrivo “sono basati sulla tecnica dell’editing genetico che ha valso il premio Nobel qualche settimana fa a Charpentier e Doudna. Non hanno ancora sensibilità della Prc, ma ci si avvicinano e il tempo di esecuzione è di pochi minuti. Questi nuovi test rapidi potranno consentire una sorveglianza sanitaria efficace in ambienti a rischio, come le case di cura dove l’infezione può andare rapidamente fuori controllo, ma potranno essere tenuti anche a casa per un dubbio diagnostico da risolvere rapidamente. Oppure – spiega il ricercatore – saranno resi obbligatori prima di imbarcarsi su un aereo”.

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