RAPPORTO OASI 2013. LA BOCCONI NON HA DUBBI: “SENZA INVESTIMENTI E CON QUESTI BUDGET LA SANITÀ È A RISCHIO”.
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Rapporto Oasi 2013. La Bocconi non ha dubbi: “Senza investimenti e con questi budget la sanità è a rischio”. 20 GEN – Contenendo la spesa per ogni singolo fattore produttivo (personale, medical device, privato accreditato, ecc.) e contraendo gli investimenti in tecnologie e rinnovo infrastrutturale la sanità pubblica sistema i conti nel breve periodo, ma a discapito della performance sanitaria presente e futura, tanto che in alcune regioni si fa concreto il rischio dell’undertreatment, ovvero dell’impossibilità di far fronte alle necessità sanitarie della popolazione. Dilatando i tempi di pagamento, in casi estremi, fino a 1.500 giorni (la media è di 236 giorni per i farmaci e 274 per le attrezzature) e non rinnovando le attrezzatura le aziende si espongono a costi futuri – e creano perciò debito sommerso – in termini di prezzi più alti per le forniture, interessi di mora, contenziosi e personale impiegato per far fronte alle richieste dei creditori e futura obsolescenza tecnologica e inadeguatezza infrastrutturale. Fonte:Quotidianosanità
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